Il sito di Roberto D'Agostino ("Dagospia"), ha pubblicato una mia lettera contro il digiunatore (e bevitore della sua orina), Pannella Giacinto. Sì, proprio quel Pannella Giacinto (detto "Marco"), che si dice essere molto preoccupato perché dovrà risarcire una sua segretaria che aveva fatto lavorare in nero.
«Cara Dagospia,
un tempo Pannella diceva che il digiuno non può diventare un ricatto,
perché ciò sarebbe in contrasto con la dottrina della nonviolenza. Mi
rendo conto che l'età è quella che è, ma pure Wanda Osiris, ad un certo
punto, si è rassegnata ad abbandonare la scalinata. E io mi preoccuperò
delle sorti di Pannella solo dopo che avrà chiesto scusa per aver
sputtanato le sacrosante battaglie andando da sinistra a destra e
viceversa, senza mai negarsi nulla: un bacetto a Wojtyla, un aiutino al
Villari di turno, perfino un congresso antiproibizionista speso a
santificare Vincenzo Muccioli (quello delle catene ai tossici)».
Natale Pellizzer
Sono il tuo fastidioso dirimpettaio. Questo è il mio blog-ripostiglio, qui infilo tutto quello che non trova spazio altrove. Quando non ci sono vuol dire che sono andato a cambiare l'aria negli altri miei blog. Intanto voi entrate pure, e fate come se foste a casa vostra. Solo una raccomandazione: dopo chiudete per bene la porta. Grazie.
domenica 30 dicembre 2012
martedì 25 dicembre 2012
THE POWER OF LOVE
Il cantante e pittore Holly Johnson, che fu leader dei "Frankie Goes To Hollywood" (e che cantò con passione quasi religiosa il brano del video qui sotto), è un personaggio leggendario.
Più volte è stato dato per morto, ma invece - e nonostante la malattia - risulta essere tuttora "in servizio". Ancora nell'Agosto del 2011 si è esibito in uno show completo live.
Tra i brani più famosi di Holly, va ricordato il celeberrimo "Relax" (il cui video fu censurato per le atmosfere furiosamente scandalose). Ma è degno di nota anche questo castissmo "The Power Of Love", che (pur con video natalizio), ebbe ugualmente un discreto successo.
Più volte è stato dato per morto, ma invece - e nonostante la malattia - risulta essere tuttora "in servizio". Ancora nell'Agosto del 2011 si è esibito in uno show completo live.
Tra i brani più famosi di Holly, va ricordato il celeberrimo "Relax" (il cui video fu censurato per le atmosfere furiosamente scandalose). Ma è degno di nota anche questo castissmo "The Power Of Love", che (pur con video natalizio), ebbe ugualmente un discreto successo.
"The Power Of Love"
(Frankie Goes To Hollywood)
The power of love / A force from above
Cleaning my soul
Flame on burn desire / Love with tongues of fire
Burns the soul
Make love your goal
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giovedì 13 dicembre 2012
L'ULTIMO PAGLIACCIO
E’ solo questione di tempo, ma alla fine cadono tutti. Gli italiani hanno adorato il pagliaccio che si esibiva dal balcone diPalazzo Venezia. Hanno votato in massa per il clown incipriato che si fingeva leader politico e raccontava le barzellette. E dunque oggi si buttano perfino su Beppe Grillo (un comico rancoroso, vecchio e stanco, che insulta tutte e tutti con i suoi vaffa).
… Ma prima o poi gli italiani si stancheranno, vorranno un nuovo giocattolo, e abbandoneranno anche l’ultimo pupazzo. Perché vorranno raccogliere un altro esemplare di cafone, un nuovo campione di cialtronaggine che prometta di soddisfare il loro desiderio di evadere, di scappare dalla realtà, di rifugiarsi in un mondo dorato in cui tutto funziona e tutto è bello. Come nelle favole per bambini.
Beppe Grillo ha capito che dopo aver avuto la bicicletta, adesso bisogna cominciare a pedalare. E l’età è quella che è, la sua storia personale idem, la preparazione non ne parliamo. Fino a prova contraria uno che è bravo a fare il comico potrebbe rivelarsi incapace di riparare un lavandino, di fare una pizza, o di guidare un movimento che ha ambizioni politiche. E infatti, dopo quel che è successo recentemente (la scomunica di Giovanni Favia e Federica Salsi), molti hanno finalmente aperto gli occhi.
... Bisognerebbe chiedere a tutti costoro (anche a Favia e alla Salsi), come mai adesso fingono di cadere dalle nuvole. E come mai non hanno mai protestato quando il para-guru Grillo insultava la Montalcini dicendo che è solo “una vecchia pu**ana”.
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domenica 25 novembre 2012
REASON TO BELEAVE

... Ho votato alla faccia dei borghesi piccoli piccoli che la fanno lunga sui “politici tutti uguali”. Ma anche alla faccia degli operai, quelli che rimpiangono Berlinguer ma negano di aver votato perfino per l’indecente Umberto Bossi (e oggi non votano più nulla, con una scusa o cun un'altra).

... Alla faccia dei balordi dei centri sociali che - dall’alto dei loro pearcing e delle loro mutande a vista - sputano non solo sul Piddì, ma anche su quella democrazia che loro per primi sfruttano per fare le loro minchiate (alludo a quei cialtroni che prima si proclamano antifascisti, poi insultano i poliziotti, e intanto continuano a tifare allegramente per quel kazzaro di Chavez, o per quella Cuba dei Castro dove verrebbero arrestati e all'istante e imprigionati senza tanti complimenti).

... Poi, magari, questi cienciosi pretendono di poter sfilare col casco, per guerreggiare coi loro coetanei in divisa, evocando quel povero disadattato che lanciava estintori col passamontagna in testa (ma sempre e comunque pretendendo i diritti, le garanzie, e il futuro).

... Ho votato alle primarie del centro-sinistra perché aveva senso farlo. Perché anche se non ci fosse stato Bersani, avrei potuto votare per Tabacci. O per Vendola, o per la Puppato, al limite anche per Renzi (sebbene mi è antipatico, può far del bene anche lui, ne sono certo).

... Alludo a quel Beppe Grillo che vorrebbe farci uscire dall’euro senza pagare i debiti (intanto lui non è stato capace di organizzare il suo referendum, e le firme che ha raccolto alla cazzo di cane sono finite nella pattumiera!). Alludo a quel santone para-guru che diventò famoso grazie a Pippo Baudo, che in seguito vinse un premio per la pubblicità di uno yogurt, che più tardi spaccò un computer sul palco per poi diventare il profeta del blog (e delle nanoparticelle). Alludo a quell’ignorante rancoroso che nega l'Aids, nega che la mafia abbia mai strangolato qualcuno, offende la Montalcini dandole della "vecchia puttana", si inventa un Iran in cui la donna è "al centro della famiglia" (e altre simil-paraculate).

... E perché, come ha scritto ancora una volta Michele Serra, una vecchia partigiana gli spiegò che “sono morti tanti ragazzi, per questo straccio di democrazia”!
Rod Stewart ("...Still i look to find a reason to beleave")
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sabato 24 novembre 2012
LEGA DELLA MADONNA!

... E quel trombato di Umberto Bossi (ormai abbandonato dal dio Po, e guardato a vista solo da quei fanfaroni dei suoi ammiratori), ha deciso di buttarsi corpo e anima nelle braccia materne della Madonna.

... E chissà che non si porti dietro anche la sua svitata famiglia (pure il figlio Renzo, in arte Trota: quel nullafacente che, da consigliere regionale, ha chiesto una legge per rendere obbligatorio il crocefisso in ogni edificio delle Regione).
Su Medjugorje, il delirio di Padre Amorth
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sabato 17 novembre 2012
IMPICCARE GLI ITALIANI



martedì 6 novembre 2012
LA BEFANA DEI FASCISTI
Mussolini era un criminale. Non ha importanza se lo era meno o più di Stalin, perché il risultato non cambia: era un criminale comunque. Inoltre: non ha senso dire che zio Benito ha commesso “alcuni errori”, perché gli errori si fanno in matematica, ma i crimini contro la vita sono crimini e basta.
... E il resto sono chiacchiere per bontemponi fankazzisti, o per fetenti nostalgici e rancorosi.
Naturalmente è possibile credere alle favole, soprattutto se si è bambini. Ma sostenere (da adulti), che il fascismo abbia fatto “molte cose buone”, significa voler continuare ad aspettare la befana.
… Anche il mostro di Firenze, in vita, ha fatto probabilmente molte cose buone. Magari per meglio coprire le porcherie che faceva di nascosto. Ma inutilmente: poteva profumarsi finché voleva, restava sempre un criminale. E chi lo copriva, o giustificava, era un vigliacco e una merdaccia!
I fascisti (ma anche gli ex repubblichini), si possono ancora redimere. Nonostante tutto. Possono riflettere, possono studiare, possono migliorare, possono ricredersi, pentirsi, e dopo possono perfino contribuire a migliorare il Paese. Lo ha dimostrato Gianfranco Fini, che è sempre stato di destra ma anche una persona perbene.
… E infatti, ad un certo punto del suo percorso Fini ha denunciato quello che ha chiamato il “male assoluto”, sempre spiegando che bisognava guardare avanti, e sempre mostrando di rispettare i morti (tutti i morti, anche quelli – come Pino Rauti – che se ne sono andati senza ammettere di essere stati dalla parte sbagliata: dalla parte dei criminali!).
I saluti romani e gli schiamazzi durante i funerali di Pino Rauti (“Boia chi molla!”, “Camerati sull'attenti!”, “Camerata Rauti presente!”) dimostrano che certa gentaglia vuol continuare a credere nelle favole più meschine. Invece le urla minacciose contro Fini ("Traditore", "Badoglio", "Bastardo vai a Montecarlo", "Vai in sinagoga"), dimostrano che questa stessa gentaglia non tiene alcuna vergogna.
... Non è un caso se nessuno ha contestato la Carfagna, il principe Giovanelli, La Russa, Gasparri, Ciarrapico, e le collane imbalsamate di Donna Assunta!
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domenica 4 novembre 2012
ASTENERSI POPOLO BUE

Anzi, alle urne sarebbe cosa buona e giusta se ci andasse solo chi ne è degno (chi sa di cosa si sta parlando, chi alla democrazia ci crede veramente, e non chi la democrazia la sfrutta: magari per fare voto di scambio, voto di clan, o voto alla ca**o di cane!).
... Proprio così. A votare non ci dovrebbe andare il popolo bue. Ma solo le persone che hanno una coscienza, e mai quelle che ascoltano le chiacchiere da bar (o le indicazioni dell'amico, della morosa, del prete, del comico, o - peggio - del boss!).

E allora ci credo che abbia potuto vincere - nonostante tutto - uno come Crocetta (che è diventato famoso per la sua lotta contro la mafia!).
... E infatti il settimanale "L'Espresso" scrive fra l'altro : «Per far comprendere meglio ciò che è accaduto in Sicilia basta dire che su 7050 detenuti hanno votato solo in 46: si tratta di carcerati comuni e non di mafia. All'istituto di pena di Pagliarelli a Palermo dove si trovano rinchiusi i mafiosi, su 1300 detenuti solo uno si è presentato al seggio elettorale. Stesso identico atteggiamento a Catania, Agrigento e Caltanisetta. Uno scenario che ribalta, anzi trasforma ciò che in passato è stato fatto proprio dai detenuti che facevano la fila in carcere per votare il proprio candidato che in gran parte dei casi risultava essere quasi sempre lo stesso o dello stesso partito. Forse adesso i mafiosi sono rimasti a guardare...».
giovedì 1 novembre 2012
SPIRIT IN THE SKY
A
proposito di Halloween: se in questi giorni i crisantemi e le zucche
cominciano a fare un tantinello schifo, se anche le maschere da
pipistrello (o da fantasmino) danno ormai noia, resiste ai tempi e alle
intemperie la profonda e trascinante religiosità della psichedelica
preghiera di Norman Greenbaum.
... Norman Greenbaum, il vecchio genio che irride ai corvi e ai menagramo gridando: «Gesù è un mio amico, quando muoio lui mi innalzerà con lo spirito nel cielo. E’ lì che andrò quando morirò. Andrò in quel luogo che è il migliore, andrò in quel luogo che è il migliore».
... Norman Greenbaum, il vecchio genio che irride ai corvi e ai menagramo gridando: «Gesù è un mio amico, quando muoio lui mi innalzerà con lo spirito nel cielo. E’ lì che andrò quando morirò. Andrò in quel luogo che è il migliore, andrò in quel luogo che è il migliore».
Tra
un dolcetto e uno scherzetto, prima e dopo una visitina ai trapassati,
ripropongo (con la scusa delle feste di questi giorni), le parole di
Norman Greenbaum. Ovvero: il testo della celeberrima “Spirit in The Sky”.
When I die and they lay me to rest / Gonna go to the place that's the best
When I lay me down to die / Goin' up to the spirit in the sky
That's where I'm gonna go when I die / When I die and they lay me to rest
Gonna go to the place that's the best
Never been a sinner I never sinned / I got a friend in Jesus
So you know that when I die / He's gonna set me up with
The spirit in the sky / Oh set me up with the spirit in the sky
That's where I'm gonna go when I die / When I die and they lay me to rest
I'm gonna go to the place that's the best / Go to the place that's the best
"SPIRIT IN THE SKY" (Dr. & The Medics)When I lay me down to die / Goin' up to the spirit in the sky
That's where I'm gonna go when I die / When I die and they lay me to rest
Gonna go to the place that's the best
Never been a sinner I never sinned / I got a friend in Jesus
So you know that when I die / He's gonna set me up with
The spirit in the sky / Oh set me up with the spirit in the sky
That's where I'm gonna go when I die / When I die and they lay me to rest
I'm gonna go to the place that's the best / Go to the place that's the best
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lunedì 29 ottobre 2012
SICILIA BEDDA


... E NEL FRATTEMPO:
EVVIVA CROCETTA PRESIDENTE!
__________________________________________
La Sicilia di un tempo (quella de "Il Gattopardo")
lunedì 15 ottobre 2012
AMANDA
AMANDA TODD, 15 ANNI, PRIMA DI "TOGLIERE IL DISTURBO", HA DECISO DI LASCIARE IL SUO ULTIMO MESSAGGIO SU YOUTUBE.
... ANCHE LA MAMMA DESIDERA CHE IL VIDEO SIA VISTO. NELLA SPERANZA CHE I "FOGLIETTINI" DELLA SUA BAMBINA AIUTINO IL MONDO A RIFLETTERE.
... ANCHE LA MAMMA DESIDERA CHE IL VIDEO SIA VISTO. NELLA SPERANZA CHE I "FOGLIETTINI" DELLA SUA BAMBINA AIUTINO IL MONDO A RIFLETTERE.
domenica 7 ottobre 2012
L'OGGETTO IN QUESTIONE

... Ora, siccome Santa Romana Chiesa strilla ogni santo giorno su cosa debbe intendersi per "famiglia", se ne deduce che il Vaticano stesso ha le idee parecchio confuse sul tema. E si capisce che sulla questione siano un pò schizofrenici: l'Oltretevere impone (e si autoimpone) il celibato e la castità. Poi, però, pretende di dettar legge su come si fa sesso. E ci insegna financo come ci si sposa e come si educano i figli. Con risultati, ovvio, davvero esilaranti.

Ma a questo punto uno se lo chiede: che giustizia è quella ha impedito al "corvo" Paolo Gabriele di aprire il suo cuore? Perché, insomma, bisogna ricordarlo: il maggiordomo sostiene di aver fatto tutto ciò per amore della Chiesa e del Papa. Sostiene di aver voluto far conoscere il marcio che circonda il Pontefice. E voleva dimostrare - questo infine l'asserito movente del suo crimine - che Benedetto XVI viene tenuto all'oscuro di tante cose, al fine di manovrarlo meglio. Ma quando stava per fare qualche esempio di questa sua convinzione è stato subito bloccato dal giudice Giuseppe Della Torre (che lo ha zittito con queste fulminanti parole: "La prego, s'attenga all'oggetto in questione!").

... E infine: che giustizia è quella che parla un linguaggio medievale in cui il tiranno tedesco sarebbe "gloriosamente regnante"? Forse il Vangelo non è stato sufficientemente chiaro quando ha spiegato che i cristiani non pensano né a regnare in questa terra, né alla gloria in questa vita?
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martedì 18 settembre 2012
MUSIC
Per la serie "nostalgia canaglia". Correva l’anno 1976, e John Miles lanciava al mondo quello che sarebbe diventato il suo brano più famoso: “Music”
Music was my first love / and it will be my last.
Music of the future / and music of the past.
To live without my music / would be impossible to do.
In this world of troubles / my music pulls me through.
.
.
domenica 16 settembre 2012
NO MARTINI, NO PARTY!
No
Martini? No party! Insomma, ma dove lo troviamo un altro cardinale
come Carlo Maria Martini? Lui non solo ha dialogato con gli atei, e
trattato perfino coi brigatisti. Lui ha fatto di più: oltre a spiegare
che la Chiesa è “indietro di 200 anni”,
ha difeso l’amore dei risposati, ha aperto all’eutanasia, ha cercato
Dio su Wikipedia, e ha curato la sua malattia… con la musica di Mozart!

C’è poco da girarci attorno. Martini sosteneva il diritto ad una morte dignitosa: «Non si può mai approvare il gesto di chi induce la morte di altri, in particolare se si tratta di un medico. E tuttavia non me la sentirei di condannare le persone che compiono un simile gesto su richiesta di un ammalato ridotto agli estremi e per puro sentimento di altruismo, come pure quelli che in condizioni fisiche e psichiche disastrose lo chiedono per sé».

Sull’argomento, ecco le parole del cardinale, raccolte da Gianni Riotta per "La Stampa": «Su Internet incontro i grandi del passato e i dimenticati […]. Il progetto di Dio è un progetto comunicativo, cioè ampliare la comunione tra gli uomini, e anche il progetto eterno di Dio sarà una grande comunione di tutti con tutti, quindi certamente questi media s’inseriscono in questo progetto […]. Io uso spesso Wikipedia perché mi aggiorno cercando di usare il computer, per cui vedo piuttosto il lato positivo. Si capisce che si può usare male di questo fatto e quindi creare una democrazia che non sia uguaglianza di tutti ma sia attitudine negativa verso alcuni; però gli usi sbagliati, sempre possibili, non tolgono importanza agli usi buoni».

Con parole felpate, il cardinale ha sottolineato che i sacramenti non sono uno strumento per la disciplina, ma un aiuto soprattutto a chi è in difficoltà: «L'atteggiamento che teniamo verso le famiglie allargate determinerà l'avvicinamento alla Chiesa della generazione dei figli. Una donna è stata abbandonata dal marito e trova un nuovo compagno che si occupa di lei e dei suoi tre figli. Il secondo amore riesce. Se questa famiglia viene discriminata, viene tagliata fuori non solo la madre ma anche i suoi figli. Se i genitori si sentono esterni alla Chiesa o non ne sentono il sostegno, la Chiesa perderà la generazione futura. Prima della Comunione noi preghiamo: "Signore non sono degno..." Noi sappiamo di non essere degni. […], l'amore è un dono. La domanda se i divorziati possano fare la Comunione dovrebbe essere capovolta. Come può la Chiesa arrivare in aiuto con la forza dei sacramenti a chi ha situazioni familiari complesse?».

Il cardinale curava il Parkinson con la musica. Al mattino, quando non riusciva ad alzarsi o faticava a camminare, si infilava gli auricolari e ascoltava Mozart a volume sostenuto. Diceva che questo lo aiutava a riprendere il ritmo: «…Mi ha molto aiutato un libretto poco conosciuto, scritto nel 1500 da sant’Ignazio di Loyola, un santo che conosceva molto bene la psicologia umana e le sue debolezze […]. Soprattutto interessanti sono le indicazioni che si trovano in questo libretto sul come comportarsi quando ci si trova in questi stati detti anche “grigi” o di “umor nero”, o quando ci si accorge che la mente sta scivolando verso pensieri negativi e tristi. È allora molto importante non lasciarsi andare, non aprire la porta a questo tipo di pensieri, e invece scuotersi e favorire tutte quelle cose e attività che possono indurre a entusiasmo, gioia nell’agire, gusto di riuscire. La mia piccola esperienza in questo campo mi ha mostrato come possa essere importante in questo contesto anche l’uso della musica. Ciò vale in particolare per i malati di Parkinson. Per essi è molto importante muoversi e in special modo camminare a tempo e ritmo di musica. Tralasciando quindi altre indicazioni vorrei descrivere brevemente ciò che mi ha aiutato. Ho provato musiche di vari autori, ma alla fine ho concluso che la musica di Mozart è quella che maggiormente aiuta. Mozart infatti esprime mirabilmente, con brillantezza ed energia, la letizia del cuore umano e stimola a superare le fatiche, i blocchi, le difficoltà a muoversi. In particolare quando è necessario camminare, fare esercizio di deambulazione, la musica di Mozart aiuta a marciare a passo di musica e a superare tutte le remore e le difficoltà che tendono a bloccare o ad appesantire la marcia. Talora mi capita anche di muovermi nella mia camera, sotto l’influsso della musica, come a passo di danza e di mettere così con più facilità in ordine le cose o preparare il materiale per lo studio. Ho fatto l‘esperienza che è importante non soltanto sentire la musica che risuona nell’ambiente. Essa deve arrivare alle orecchie attraverso auricolari di vario tipo ed essere tenuta a livello un po’ alto. Infatti il suono che arriva in qualche modo al cervello stimola maggiormente il movimento e dà quel ritmo che invita a muoversi speditamente. Personalmente ciascuno potrà esercitarsi con diversi tipi di musica, e alla fine ciascuno sceglierà quella che trova più utile. Ma ritengo che in ogni caso la musica di Mozart costituisca un tesoro quasi inesauribile per chi voglia lasciarsi guidare e sostenere dal ritmo e dalla melodia e così dare vigore al suo agire. In essa chi voglia esercitarsi nel “pensare positivo” trova un aiuto concreto e discreto…».
Cecilia Bartoli nell'Alleluia di Mozart
("Exsultate Jubilate")
("Exsultate Jubilate")
Dopo Cecilia Bartoli, per leggere un altro mio post sul cardinal Martini (con l'ultima clamorosa sua intervista), cliccare qui
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martedì 4 settembre 2012
L'ANTI-PAPA
Carlo Maria Martini, nel suo testamento spirituale, non ha badato ha spese. Papale
papale, anzi: cardinale cardinale, ha spiegato che “la Chiesa è indietro di 200
anni”. Bisognerà cambiare, ha aggiunto, eliminare la troppa pompa e spazzare via la
troppa cenere. E bisognerà chiedere scusa, cominciando dal Papa.
Ancora: la Chiesa non deve aver paura
del nuovo, e visto che l’amore vince su tutto deve riconoscere (e aiutare,
anche con i sacramenti), chi si è dovuto risposare. Anzi, i sacramenti servono proprio
ad aiutare chi è in difficoltà, e "non sono uno strumento per la disciplina" .
… A proposito dei risposati: praticamente il porporato ci ha fatto capire che non è onesto – e quindi neppure cristiano - fingersi umili quando si va a fare la comunione (magari dicendo: “Signore non son degno di partecipare alla tua mensa”), se poco prima abbiamo impedito ad una nostra sorella che ha un “secondo amore” di partecipare al Banchetto del Padre!
… A proposito dei risposati: praticamente il porporato ci ha fatto capire che non è onesto – e quindi neppure cristiano - fingersi umili quando si va a fare la comunione (magari dicendo: “Signore non son degno di partecipare alla tua mensa”), se poco prima abbiamo impedito ad una nostra sorella che ha un “secondo amore” di partecipare al Banchetto del Padre!
Dal "Corriere Della Sera", l’articolo-intervista al cardinal Martini
Ovvero: il colloquio di Padre Georg Sporschill e Federica Radice Fossati col porporato
(che avevano incontrato l’8 agosto scorso)
Come vede lei la situazione della Chiesa?
«La Chiesa è stanca, nell'Europa del benessere e in America. La nostra cultura è invecchiata, le nostre Chiese sono grandi, le nostre case religiose sono vuote e l'apparato burocratico della Chiesa lievita, i nostri riti e i nostri abiti sono pomposi […]. Io vedo nella Chiesa di oggi così tanta cenere sopra la brace che spesso mi assale un senso di impotenza. Come si può liberare la brace dalla cenere in modo da far rinvigorire la fiamma dell'amore? […]».
Che strumenti consiglia contro la stanchezza della Chiesa?
«La Chiesa deve riconoscere i propri errori e deve percorrere un cammino radicale di cambiamento, cominciando dal Papa e dai vescovi. Gli scandali della pedofilia ci spingono a intraprendere un cammino di conversione. Le domande sulla sessualità e su tutti i temi che coinvolgono il corpo ne sono un esempio […]. Dobbiamo chiederci se la gente ascolta ancora i consigli della Chiesa in materia sessuale. La Chiesa è ancora in questo campo un'autorità di riferimento o solo una caricatura nei media? […]».
«Né il clero né il Diritto ecclesiale possono sostituirsi all'interiorità dell'uomo. Tutte le regole esterne, le leggi, i dogmi ci sono dati per chiarire la voce interna e per il discernimento degli spiriti […]. I sacramenti non sono uno strumento per la disciplina, ma un aiuto per gli uomini nei momenti del cammino e nelle debolezze della vita. Portiamo i sacramenti agli uomini che necessitano una nuova forza? Io penso a tutti i divorziati e alle coppie risposate, alle famiglie allargate. Questi hanno bisogno di una protezione speciale».
«La Chiesa sostiene l'indissolubilità del matrimonio. È una grazia quando un matrimonio e una famiglia riescono […]. L'atteggiamento che teniamo verso le famiglie allargate determinerà l'avvicinamento alla Chiesa della generazione dei figli. Una donna è stata abbandonata dal marito e trova un nuovo compagno che si occupa di lei e dei suoi tre figli. Il secondo amore riesce. Se questa famiglia viene discriminata, viene tagliata fuori non solo la madre ma anche i suoi figli. Se i genitori si sentono esterni alla Chiesa o non ne sentono il sostegno, la Chiesa perderà la generazione futura. Prima della Comunione noi preghiamo: "Signore non sono degno..." Noi sappiamo di non essere degni […]».
«L'amore è grazia. L'amore è un dono. La domanda se i divorziati possano fare la Comunione dovrebbe essere capovolta. Come può la Chiesa arrivare in aiuto con la forza dei sacramenti a chi ha situazioni familiari complesse?».
Lei cosa fa personalmente?
«La Chiesa è rimasta indietro di 200 anni. Come mai non si scuote? Abbiamo paura? Paura invece di coraggio? Comunque la fede è il fondamento della Chiesa. La fede, la fiducia, il coraggio. Io sono vecchio e malato e dipendo dall'aiuto degli altri. Le persone buone intorno a me mi fanno sentire l'amore. Questo amore è più forte del sentimento di sfiducia che ogni tanto percepisco nei confronti della Chiesa in Europa. Solo l'amore vince la stanchezza».
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domenica 2 settembre 2012
COME HANNO VOTATO I MINATORI?
L’Europa ci ha spiegato che la legge 40 sulla procreazione
medicalmente assistita non ha senso. E questo perché, tanto per
cominciare, quel testo non ammette la diagnosi preimpianto (proprio mentre un’altra
legge - ma tu pensa un pò - consente l’aborto terapeutico che è più
doloroso e pericoloso).
... Il ministro - “tecnico”- della Salute (Domenico Balduzzi), ha pensato bene di fare una bella “riflessione” su questa bocciatura. E ha deciso che comunque bisogna attendere le motivazioni della sentenza (come se non fosse già tutto sufficientemente chiaro: ma evidentemente anche i ministri "tecnici" devono piegarsi ai desideri del Vaticano!).
... Il ministro - “tecnico”- della Salute (Domenico Balduzzi), ha pensato bene di fare una bella “riflessione” su questa bocciatura. E ha deciso che comunque bisogna attendere le motivazioni della sentenza (come se non fosse già tutto sufficientemente chiaro: ma evidentemente anche i ministri "tecnici" devono piegarsi ai desideri del Vaticano!).
A difendere una legge tanto insulsa, schifosa, crudele e vergognosa, restano i soliti noti del centro-destra berlusconiano, appoggiati dai soliti catto-ipocriti di complemento che stanno nell'altro schieramento. Qualcuno di questi isterici ha approfittato del momento per gridare “al lupo, al lupo”, pure straparlando di “eugenetica”.
... Come se il problema non fosse che - comprensibilmente - si vorrebbero fare figli possibilmente sani. Come se la questione fosse che gli italiani vogliono avere un bimbo alto, biondo, e magari con gli occhi azzurri!
Naturalmente i teocon del PdL (e i loro ruffiani che stanno altrove), sono consapevoli di poter continuare a starnazzare ancora a lungo. E si capisce: sanno che gli italiani sono sostanzialmente inidifferenti alla questione, quando non sono addirittura loro complici.
... E infatti quando si sono tenuti i quattro referendum sulla procreazione assistita il Belpaese ha preferito starsene a casuccia. Con la scusa che tutte queste "modernità" mettevano paura (come se la fecondazione eterologa fosse una cosa nuova e mai sentita prima, come se fino ad oggi non si sia mai saputo di bambini che non sono figli del loro padre ufficiale!).
E già, quando gli italiani sono stati chiamati a votare sulla legge 40, a larga maggioranza hanno deciso che le norme andavano bene così. Oppure se ne sono fregati beatamente di chi vorrebbe avere un figlio ma non ci riesce. E hanno preferito disertare le urne, seguendo il consiglio del cardinal Ruini.
... E se l’Europa non ci darà una mano, la legge 40 continuerà a proibire la fecondazione eterologa. Perché Santa Romana Chiesa ha deciso che adottare un bambino è cosa buona e giusta (magari pure nobile), ma “adottare” un embrione è peccato grave, e quindi ha da essere anche un reato.
A questo punto, considerato il tutto, uno se lo chiede: perché dovremmo essere solidali con chi non è stato solidale con i suoi simili? Perché dovremmo comprendere le ragioni di chi si oppone alla Tav, se gli stessi anti-Tav non si sono preoccupati di chi non può avere un figlio? Perché ci dovremmo preoccupare degli italiani disoccupati, se gli stessi hanno pensato solo ed esclusivamente a se stessi?
... Anzi, potremmo cominciare a stabilire una regola: un veneto bigotto, un sardo che si è tagliato le vene, o un siciliano con lavoro fittizio, prima di lamentarsi dovrebbe spiegarci per chi ha votato alle politiche (quando e se ha votato), e magari dovrebbe spiegarci cos'ha fatto quando si sono tenuti i succitati referendum. Giusto per capire se dobbiamo aiutare questo nostro prossimo, oppure se dobbiamo lasciare questi nostri connazionali ai loro miti celtici, alle loro sceneggiate, ai loro pianti più o meno folkloristici.
LEGGE TALEBANA
Pensiero stupendo (a proposito della schifosissima legge 40 sulla procreazione medicalmente assistita), quello di Filippo Facci. Il giornalista ha scritto che è “una legge medievale, inumana, fatta solo per compiacere il Vaticano e qualche folgorato teocon del cosiddetto Popolo della libertà”.
Grandiosa anche (sullo stesso argomento), la vignetta di Staino che è stata pubblicata su “L’Unità”. Nel disegno si vede la bambina che va dal babbo e gli dice: “I vescovi sono arrabbiati per la bocciatura della legge 40”. E il paparino le risponde: “Strano, si comportano come se, invece del Parlamento, l’avessero pensata loro!”.
Grandiosa anche (sullo stesso argomento), la vignetta di Staino che è stata pubblicata su “L’Unità”. Nel disegno si vede la bambina che va dal babbo e gli dice: “I vescovi sono arrabbiati per la bocciatura della legge 40”. E il paparino le risponde: “Strano, si comportano come se, invece del Parlamento, l’avessero pensata loro!”.
lunedì 27 agosto 2012
VOGLIA D'INFINITO
I bravi ragazzi di "Comunione &
Liberazione" dicono che "la natura dell'uomo è rapporto con
l'infinito". Parole bellissime, queste. Parole che riempiono la bocca.
Ma io, quando vedo le camicie di Roberto Formigoni (che ha fatto voto di
castità e di povertà), o quando vedo come si veste Oscar Giannino (che vuole
“fermare il declino” e al meeting è stato molto applaudito), mi chiedo quale sia
la "natura" del primo e quali siano i "rapporti" del
secondo. E viceversa, naturalmente!
… Inoltre, sempre a proposito di infinito, io mi chiedo: chi ha consigliato a questi due un look così infinitamente fuori contesto? Forse Solange? Oppure Platinette? O magari il mago Otelma?
… Inoltre, sempre a proposito di infinito, io mi chiedo: chi ha consigliato a questi due un look così infinitamente fuori contesto? Forse Solange? Oppure Platinette? O magari il mago Otelma?
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mercoledì 22 agosto 2012
I FANTI E I SANTI

… Ora, ammettiamolo, certi insegnamenti del clero fanno ridere anche i polli. Ed è inutile che i cattolici si arrabbino se qualcuno fa ironia su queste cose, e che diamine!

… E soprattutto, è permesso dire che questo insegnamento non ha alcun (serio), appiglio nel Vangelo?

… Il vaticano e i suoi ministri, casomai, dovrebbero cominciare a “lasciar stare i santi”! E già che ci sono dovrebbero evitare anche (per schivare vergognose denunce), di “scherzare coi fanti”.
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domenica 12 agosto 2012
FALLIMENTO DEL SINDACATO
Dov’erano i sindacalisti anti-Tav (Fiom e dintorni), mentre a Taranto l’Ilva faceva ammalare e morire i bambini? Perché il sindacato casca dal pero quando si stabilisce il blocco della produzione? Perché la Fiom si lamenta di chi disturba le sue manifestazioni se nel frattempo…
Dicono che l’Ilva di Taranto rappresenta il “fallimento della politica”. Eh già, stai a vedere che adesso anche questo schifo dve diventare una scusa per alimentare l’odio verso i partiti!
… Ma mettiamo pure che la "casta" abbia le sue (innegabili) colpe. In ogni caso prima o poi dovremo chiedercelo: nel frattempo gli operai dove stavano? Pensavano solo alla paghetta? E soprattutto: il sindacato (quello barrichero, che dovrebbe denunciare tutto per tempo), "non c'era e se c'era dormiva"?
Per dire: mentre la gente si ammalava (e moriva), che facevano quei ruspanti sindacalisti della Fiom che si credono sempre i primi della classe? Forse stavano a predicare che “un altro mondo è possibile”? Forse erano troppo occupati a solidarizzare con quei balordi - centri sociali e a salire - che (pur amando la dittatura cubana), pretendono la libertà e odiano la nostra democrazia? Forse stavano a passeggiare con quelle teste calde che amano gli "espropri proletari" e le "okkupazioni" (proprio mentre odiano le occupazioni di Israele, e se ne fregano di quanto sta avvenendo in Siria?). Forse dovevano preoccuparsi d'altro, ed erano tutti preoccupati di contestare la Tav "senza se e senza ma"?
... Insomma, alla fine della fiera, stai a vedere che la salute è importante al Nord, ma al Sud diventa un optional?
Ancora insistono a fare i finti tonti, questi qui. Ancora fingono di cascare dal pero. E si mostrano stupiti se il giudice stabilisce lo stop alla produzione.
... Eppure è tutto molto logico: gli impianti devono restare accesi solo per il risanamento, non per arricchire chi è già straricco di suo. E soprattutto: la decisione del magistrato è stata presa affinché "non un altro bambino, non un altro abitante di questa sfortunata città, non un altro lavoratore dell'Ilva, abbia ancora ad ammalarsi e a morire a causa delle emissioni tossiche del siderurgico". E' così difficile da capire?
Certo è antipatico organizzare una manifestazione sindacale e doverla interrompere perché quattro gatti decidono di impossessarsi del palco.
... Ma forse che la Fiom non ha sempre approvato quegli operai (e i cialtroni di cui sopra), che all’occorrenza bloccano le strade e le ferrovie, fregandosene beatamente degl altri operai che magari vorrebbero semplicemente tornarsene a casa? Di che si lamentano, dunque, questi svampiti?
Dicono che l’Ilva di Taranto rappresenta il “fallimento della politica”. Eh già, stai a vedere che adesso anche questo schifo dve diventare una scusa per alimentare l’odio verso i partiti!
… Ma mettiamo pure che la "casta" abbia le sue (innegabili) colpe. In ogni caso prima o poi dovremo chiedercelo: nel frattempo gli operai dove stavano? Pensavano solo alla paghetta? E soprattutto: il sindacato (quello barrichero, che dovrebbe denunciare tutto per tempo), "non c'era e se c'era dormiva"?
Per dire: mentre la gente si ammalava (e moriva), che facevano quei ruspanti sindacalisti della Fiom che si credono sempre i primi della classe? Forse stavano a predicare che “un altro mondo è possibile”? Forse erano troppo occupati a solidarizzare con quei balordi - centri sociali e a salire - che (pur amando la dittatura cubana), pretendono la libertà e odiano la nostra democrazia? Forse stavano a passeggiare con quelle teste calde che amano gli "espropri proletari" e le "okkupazioni" (proprio mentre odiano le occupazioni di Israele, e se ne fregano di quanto sta avvenendo in Siria?). Forse dovevano preoccuparsi d'altro, ed erano tutti preoccupati di contestare la Tav "senza se e senza ma"?
... Insomma, alla fine della fiera, stai a vedere che la salute è importante al Nord, ma al Sud diventa un optional?
Ancora insistono a fare i finti tonti, questi qui. Ancora fingono di cascare dal pero. E si mostrano stupiti se il giudice stabilisce lo stop alla produzione.
... Eppure è tutto molto logico: gli impianti devono restare accesi solo per il risanamento, non per arricchire chi è già straricco di suo. E soprattutto: la decisione del magistrato è stata presa affinché "non un altro bambino, non un altro abitante di questa sfortunata città, non un altro lavoratore dell'Ilva, abbia ancora ad ammalarsi e a morire a causa delle emissioni tossiche del siderurgico". E' così difficile da capire?
Certo è antipatico organizzare una manifestazione sindacale e doverla interrompere perché quattro gatti decidono di impossessarsi del palco.
... Ma forse che la Fiom non ha sempre approvato quegli operai (e i cialtroni di cui sopra), che all’occorrenza bloccano le strade e le ferrovie, fregandosene beatamente degl altri operai che magari vorrebbero semplicemente tornarsene a casa? Di che si lamentano, dunque, questi svampiti?
lunedì 30 luglio 2012
LA TENERA MARINA
Marina Berlusconi, che è la combattiva figlia di zio
Silvio, ha scritto una lettera (subitamente pubblicata dal giornale della Real
Casa), in cui si è detta indignata perché i telegiornali l’hanno gettata nella
gogna mediatica.
… Infatti, dopo essere stata convocata dalla Procura di Palermo come “persona informata dei fatti”, ha dovuto subire l’onta di vedere la sua foto accanto a quelle di boss mafiosi (per due strani bonifici al senatore Pdl Marcello Dell’Utri, nell’ambito dell’inchiesta in cui il senatore è indagato per presunta estorsione ai danni di Silvio Berlusconi, ), E si da il caso che – così almeno assicura la signora – alla bambina vengono i brividi alla schiena al solo sentire pronunciare la parola mafia.
Una domanda a questo punto sorge spontanea: la tenera Marina ha mai sentito raccontare la storiella di un certo “eroe” (tale Mangano), che il suo caro paparino teneva in casa ufficialmente come stalliere? Ha mai sentito dire che Dell’Utri e il suo paparino ritenevano che fosse stato proprio questo Mangano ad aver fatto esplodere una bomba davanti alla villa della sua famiglia? Li ha mai sentiti dire che – pensa un po’ tu a che razza di storie sono abituati questi – la bomba era comunque “una cosa rozzissima, fatta con rispetto, una cosa quasi affettuosa”?
... E, di grazia, li ha mai sentiti ridere - pensa un pò quanto sono cinici questi - sul fatto che la bomba era comunque “un chiaro segnale estorsivo, perché gli altri mandano una lettera o una raccomandata, ma lui non è capace di scrivere e allora mette una bomba”?
Se la tenera Marina (che casca dalle nuvole e non sa niente dei due bonifici), è all'oscuro anche di questa "affettuosa" bomba, allora si facesse un giro in internet. Scoprirà cos’hanno rivelato le intercettazioni delle telefonate tra Confalonieri, Dell’Utri, e suo padre.
... Oppure si facesse finalmente mostrare l’album di famiglia, e allora capirà come mai – se il vecchio babbione frequenta certa gentaglia – poi si ritrovano tutti loro ad essere interrogati e magari pure indagati.
.
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… Infatti, dopo essere stata convocata dalla Procura di Palermo come “persona informata dei fatti”, ha dovuto subire l’onta di vedere la sua foto accanto a quelle di boss mafiosi (per due strani bonifici al senatore Pdl Marcello Dell’Utri, nell’ambito dell’inchiesta in cui il senatore è indagato per presunta estorsione ai danni di Silvio Berlusconi, ), E si da il caso che – così almeno assicura la signora – alla bambina vengono i brividi alla schiena al solo sentire pronunciare la parola mafia.
Una domanda a questo punto sorge spontanea: la tenera Marina ha mai sentito raccontare la storiella di un certo “eroe” (tale Mangano), che il suo caro paparino teneva in casa ufficialmente come stalliere? Ha mai sentito dire che Dell’Utri e il suo paparino ritenevano che fosse stato proprio questo Mangano ad aver fatto esplodere una bomba davanti alla villa della sua famiglia? Li ha mai sentiti dire che – pensa un po’ tu a che razza di storie sono abituati questi – la bomba era comunque “una cosa rozzissima, fatta con rispetto, una cosa quasi affettuosa”?
... E, di grazia, li ha mai sentiti ridere - pensa un pò quanto sono cinici questi - sul fatto che la bomba era comunque “un chiaro segnale estorsivo, perché gli altri mandano una lettera o una raccomandata, ma lui non è capace di scrivere e allora mette una bomba”?
Se la tenera Marina (che casca dalle nuvole e non sa niente dei due bonifici), è all'oscuro anche di questa "affettuosa" bomba, allora si facesse un giro in internet. Scoprirà cos’hanno rivelato le intercettazioni delle telefonate tra Confalonieri, Dell’Utri, e suo padre.
... Oppure si facesse finalmente mostrare l’album di famiglia, e allora capirà come mai – se il vecchio babbione frequenta certa gentaglia – poi si ritrovano tutti loro ad essere interrogati e magari pure indagati.
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giovedì 12 luglio 2012
PAPA INCONTINENTE
Grossi, grossissimi guai per il mensile tedesco “Titanic”, che è stato
(momentaneamente) bloccato d’autorità. A creare problemi è stato il Vaticano, che si è incacchiato di
brutto per due foto (chiaramente e volgarmente ritoccate), che il giornale
satirico ha pubblicato.
… Nella prima si vede il Papa con una brutta macchia gialla sulla veste, precisamente in corrispondenza dei “paesi bassi” (e quindi, presumibilmente, dovuta ad un immaginario problema di incontinenza). Nella seconda, invece, si vede il pontefice di spalle, con una enorme macchia vicino al fondo schiena (stavolta lo sgorbio è di color marrone: come a lasciar intendere che Sua Santitudine si è cacato addosso).
Se ci fossero stati dei dubbi sul senso da dare a tutto questo, una scritta recitava così: «Alleluia in Vaticano, trovata la perdita».
… E il doppio senso era chiaro: alludeva allo scandalo dei “corvi” d’Oltretevere. Infatti, in tedesco l’espressione “undichte Stelle” ha un doppio significato (può voler dire sia "perdita" che “fuga di notizie”).
Alla fine della fiera bisogna dire che il Papa fa bene ad incacchiarsi. Perché, cavoli, lui (elegante e pignolo com’è), quando vuol offendere l’altrui pensiero non si permette certo di dire certe sconcezze. E, ad esempio, non direbbe mai che noi anticlericali ce la facciamo addosso. Ma casomai pontificherebbe sul fatto che siamo tutti peccatori da redimere perché in preda del vizio e del diavolo.
... Vuoi mettere come suona meglio questo atteggiamento ipocritamente comprensivo? Vuoi mettere quanto fa più fine diffamare gli avversari con questi discorsi teologicamente raffinati?
… Nella prima si vede il Papa con una brutta macchia gialla sulla veste, precisamente in corrispondenza dei “paesi bassi” (e quindi, presumibilmente, dovuta ad un immaginario problema di incontinenza). Nella seconda, invece, si vede il pontefice di spalle, con una enorme macchia vicino al fondo schiena (stavolta lo sgorbio è di color marrone: come a lasciar intendere che Sua Santitudine si è cacato addosso).
Se ci fossero stati dei dubbi sul senso da dare a tutto questo, una scritta recitava così: «Alleluia in Vaticano, trovata la perdita».
… E il doppio senso era chiaro: alludeva allo scandalo dei “corvi” d’Oltretevere. Infatti, in tedesco l’espressione “undichte Stelle” ha un doppio significato (può voler dire sia "perdita" che “fuga di notizie”).
Alla fine della fiera bisogna dire che il Papa fa bene ad incacchiarsi. Perché, cavoli, lui (elegante e pignolo com’è), quando vuol offendere l’altrui pensiero non si permette certo di dire certe sconcezze. E, ad esempio, non direbbe mai che noi anticlericali ce la facciamo addosso. Ma casomai pontificherebbe sul fatto che siamo tutti peccatori da redimere perché in preda del vizio e del diavolo.
... Vuoi mettere come suona meglio questo atteggiamento ipocritamente comprensivo? Vuoi mettere quanto fa più fine diffamare gli avversari con questi discorsi teologicamente raffinati?
domenica 8 luglio 2012
GRILLO VATTENE IN IRAN
Beppe Grillo dice che in Iran le donne stanno da Dio.
... Figurarsi con che obiettività
giudicherà i suoi eletti (i grillini: questi autentici "dilettanti allo
sbaraglio")!
Il grillino Federico Pizzarotti (sindaco ragazzino di Parma), ha dovuto penare 46 lunghi giorni per riuscire a completare la squadra che governerà la sua città. Intanto un assessore è stato licenziato subito dopo essere stato nominato. E scusate se è poco.
... Che dire: se son rose fioriranno, ma se si considera chi è la musa ispiratrice del movimento cinque stelle (il Beppe nazionale che un tempo sfasciava i computer e pubblicizzava lo yogurt), c'è solo da tremare.
Da molto tempo i testi di Grillo non fanno più ridere, casomai piangere. Papale papale, al giornale israeliano Yedot Ahronot aveva dichiarato: «Mia moglie è iraniana. Ho saputo che la donna in Iran è al centro della famiglia. Le nostre paure nascono da cose che non conosciamo».
... E poi ancora, sul terrorismo fondamentalista: «Quando uscivano i discorsi di Bin Laden mio suocero iraniano m’ha spiegato che le traduzioni non erano esatte».
Nonostante tutto quel che si è detto, i grillini (tutti giovani, pulitini e carini), si vantano di avere come padre fondatore un penoso comicante che (sebbene in là con gli anni pure lui), si permette di irridere ai vecchi politicanti.
... Lo ammirano, perfino, quando il guitto esige politici incensurati (pur essendo lui stesso un condannato per omicidio colposo plurimo!). E lo giustificano quando offende giornali e giornalisti (perché il bacucco preferisce le informazioni che trova in internet, o quelle che gli passa il caro suocero!).
Sarà
anche vero, come dice Beppe, che in Iran la donna (doveva dire: la
moglie), è al centro della famiglia. Ma bisognerebbe sapere cosa cosa può succere ad una iraniana che un giorno decidesse di spostarsi da quel "centro" in
cui è inchiodata, per andarsene un pò fuori casa, magari senza il velo
in testa.
... Insomma, bisognerebbe capire una cosa: se in Iran una
donna qualunque se ne andasse in giro vestita come la moglie di Grillo,
poi il caro marito (soprattutto i parenti e il regime) la riammetterebbero in quel
"centro" della casa o la manderebbe tranquillamente al patibolo?
Ma
non si dica che Grillo parla così solo perché in quel paese non ci
vive. Non si dica che lui (ingenuamente), si fida dei parenti stranieri.
Perché in realtà Grillo parla a vanvera anche del Paese (l’Italia) che
dovrebbe conoscere bene.
… Come quando, anche in seguito ai troppi
imprenditori che si suicidano, ha spiegato che lo Stato è peggio della
mafia, perché la mafia «non ha mai strangolato le proprie vittime, i
propri clienti, si limita a prendere il pizzo». Perché, insomma, qualcuno gli deve dire -
accidenti e accidentina - che questi (fra l’altro), sono proprio gli argomenti dei
mafiosi!
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giovedì 28 giugno 2012
SOLITA BARZELLETTA
Ancora una volta, come nelle barzellette, ci siamo dovuti confrontare con i tedeschi.
... Ancora una volta abbiamo creduto (ingenuamente), di averli battuti.
In realtà ha vinto (come sempre), la Germania: loro puntano (come sempre) al "panem", e noi (come sempre), al "circenses".
... Ovvero: loro si tengono il pane, e noi ci accontentiamo delle brioches (peraltro: serviteci da un italiano dalla pelle nera, che se non fosse un grande campione considereremmo solo un "lurido ne**o".
E’ inutile che ci raccontiamo ancora le stesse frottole, è inutile che esultiamo. Perché i crucchi guidano (come sempre), l'Europa. E a noi ci lasciano il giocattolo del calcio.
... Loro a comandare, noi (come sempre), con la testa nel pallone. Che meraviglia di fregatura!
... Ancora una volta abbiamo creduto (ingenuamente), di averli battuti.
In realtà ha vinto (come sempre), la Germania: loro puntano (come sempre) al "panem", e noi (come sempre), al "circenses".
... Ovvero: loro si tengono il pane, e noi ci accontentiamo delle brioches (peraltro: serviteci da un italiano dalla pelle nera, che se non fosse un grande campione considereremmo solo un "lurido ne**o".
E’ inutile che ci raccontiamo ancora le stesse frottole, è inutile che esultiamo. Perché i crucchi guidano (come sempre), l'Europa. E a noi ci lasciano il giocattolo del calcio.
... Loro a comandare, noi (come sempre), con la testa nel pallone. Che meraviglia di fregatura!
domenica 17 giugno 2012
CARISSIMA FIOM
Carissima Fiom, invece di bacchettare la Cgil e il Partito Democratico, perché non fai un bell'esame di coscienza?
Carissima Fiom, perché non cominci tu per prima a conquistare la fiducia dei tuoi iscritti, dopo che sui loro soldi (attraverso la tessera e i fondi pensione) hai già messo le mani?
Carissima Fiom, perché non cominci tu per prima a conquistare la fiducia dei tuoi iscritti, dopo che sui loro soldi (attraverso la tessera e i fondi pensione) hai già messo le mani?
Se
in Parlamento ci stanno solo gli imprenditori e i ricchi, e
quasi mai gli operai, una ragione deve esserci. La colpa, forse, è
anche di quei lavoratori che hanno votato (quando si sono degnati di votare), con i
piedi.
... E' risaputo che al Nord molti operai metalmeccanici (anche quelli della Fiom), non si sono
fatti problemi a tenere in tasca la doppia tessera: quella del sindacato, e quella della Lega. E allora c’è da chiedersi a cosa sono servite le assemblee di fabbrica, visto che questi meschinetti prima hanno maledetto Berlusconi, poi
hanno occupato strade e ferrovie (creando problemi agli operai
delle altre categorie che magari volevano tornare a casa dopo una
giornata di lavoro), ma infine hanno votato per Bossi!
E’ inutile che la Fiom chieda
maggior “democrazia”, se poi snobba i partiti dicendo loro che il voto degli operai
devono saperselo conquistare. Prima di spiegare ai politici come si sta al mondo, il sindacato dovrebbe almeno imparare a guadagnarsi la fiducia dei suoi iscritti. Che poi: il voto non è un regalo fatto ai partiti, piuttosto è il primo fondamentale strumento che il cittadino ha a disposizione per contrastare lo strapotere dei poteri forti.
... E questo discorso va spiegato anche a quelle tute blu rabbiose e inconcludenti che prima hanno sputato sul Pd, poi si sono
accompagnate a qualche esaltato (che infine si è scoperto essere un
infiltrato delle Nuove Brigate Rosse), poi hanno tifato financo per i balordi
dei centri sociali.
Prima di dare lezioni agli altri (e cianciare di "democrazia"), la Fiom dovrebbe mandare a scuola i suoi ruspanti operai. Quei poveretti che
sempre e comunque hanno simpatizzato per l’isola “che non c’è”.
... Già, l'isola che non c'è. Ovvero: quella Cuba castrista e sedicente comunista che piace tanto agli operai "duri e puri". Quella Cuba che non voleva essere il bordello dell'America ma poi è diventata lo scopatoio di tutto il pianeta. Quella Cuba dove i lecchini della dittatura vanno a tirar sassi agli operai che chiedono un lavoro più dignitoso. Quella Cuba in cui non ci sono mai state vere elezioni (alla faccia della democrazia che chiede la Fiom!). Quella Cuba in cui i nostri sindacalisti si ritroverebbero col culo per terra, immediatamente disoccupati, o costretti per un
lurido piatto di fagioli a fare gli spazzini (che gli farebbe anche bene: ritroverebbero la voglia di combattere sul serio per un mondo migliore!).
Natale Pellizzer
( Operaio metalmeccanico iscritto alla Cgil (e quindi, automaticamente, anche alla Fiom )
( Operaio metalmeccanico iscritto alla Cgil (e quindi, automaticamente, anche alla Fiom )
sabato 2 giugno 2012
DONNA SUMMER
La cantante Donna Summer, se dipendesse dal Vaticano, oggi starebbe già
bruciando all’inferno.
... La delirante accusa? Aver contribuito ad avviare
l’ingranaggio dell’effimero e della promiscuità che ci ha “travolti dall’Aids”.
Per fortuna il buon Dio – se esiste – non è meschino come Santa Romana Chiesa. E riconosce lo sforzo - musicale e perfino religioso - di chi ha cantato (ed eccitato), sia il corpo che lo spirito.
Proprio nei giorni in cui il Papa
affrontava quella che ha definito la “nuova Babele” (alludendo ai “corvi” e alle
lotte intestine all’interno delle Sacre Mura), il quotidiano del Vaticano ha pubblicato
un crudele articolo sulla cantante Donna Summer, che era morta da poco.
... E, di fatto, l’ipocrita giornalista che lo ha scritto materialmente (Giuseppe Fiorentino), ha dimostrato, senza rendersene conto, tutta la sua ignoranza. Ignoranza musicale, prima di tutto, ma poi anche religiosa. Perché ce ne vuole di coraggio, per dire che Donna Summer si era avvicinata al cristianesimo solo “verso la fine”. E ce ne vuole di faccia tosta per affermare che i suoi erano “testi tutt’altro che edificanti”. (L'articolo completo di Fiorentino è in questo post del blog "Fiero & Positivo").
... E, di fatto, l’ipocrita giornalista che lo ha scritto materialmente (Giuseppe Fiorentino), ha dimostrato, senza rendersene conto, tutta la sua ignoranza. Ignoranza musicale, prima di tutto, ma poi anche religiosa. Perché ce ne vuole di coraggio, per dire che Donna Summer si era avvicinata al cristianesimo solo “verso la fine”. E ce ne vuole di faccia tosta per affermare che i suoi erano “testi tutt’altro che edificanti”. (L'articolo completo di Fiorentino è in questo post del blog "Fiero & Positivo").
Donna Summer, live
Donna Summer non è mai stata (beata lei), cattolica. Ma è sempre stata cristiana, fin da quando era solo una bambina e cantava nel coro della chiesa (come ricordava spesso nelle interviste).
... Solo in un paese cattolico come l’Italia può accadere che il Vaticano (e il quotidiano della cosiddetta “Santa Sede”), tentino di far credere che i non cattolici sono automaticamente dei non cristiani. O addirittura dei non credenti.
Certe minchiate si possono sentire solo in un paese contaminato da quella "nuova Babele" che è l'Oltretevere. E pensare che da quelle parti dovrebbero occuparsi di ben altro.
... E, ad esempio, dovrebbero spiegare come è stato possibile che Santa Romana Chiesa abbia approvato per così tanti anni la sepoltura di Enrico De Pedis (boss della banda della Magliana), nella prestigiosa basilica di Sant’Apollinare. Per giunta con la scandalosa scusa che quello era stato “un benefattore”!
Povera Donna Summer, mancava solo questa crudele accusa del Vaticano! Da morta, per giunta. E pensare che a causa dell’Aids la cantante aveva già sofferto tanto anche in vita (l’avevano accusata di aver detto che quella malattia era un castigo di Dio, e lei – molto in ritardo però – aveva infine affrontato la questione, chiedendo scusa per non aver smentito tutto per tempo) .
… All’epoca, aveva voluto chiudere la polemica con una lettera di scuse. Che terminava con una citazione biblica tratta dalla prima lettera ai Corinti (precisamente il capitolo 13, dove San Paolo dice: “Se ho tanta fede da spostare i monti, ma non ho amore, non sono nulla”). E in seguito, per tutta la vita, si è sforzata di mostrare il suo impegno per combattere l’Aids (e per contrastare anche ogni forma di discriminazione).
Checché ne dica il Vaticano, Donna Summer ha sempre proclamato la sua fede. Ed è morta secondo i suoi desideri: cristianamente. Il funerale (in forma privata e senza telecamere), è iniziato con un discorso del pastore Tim Johnson, ed è continuato tra canti, preghiere, salmi, e passi della bibbia.
Donna Summer (“I Beleave In Jesus”)
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domenica 20 maggio 2012
BOSSI SEMPRE COMUNQUE
I caporioni leghisti difendono Bossi nonostante tutto.
... Ovvio: il Senatùr non li ha portati da nessuna parte, ma intanto loro si sono divertiti, e si sono pure (a nostre spese) arricchiti tantissimo!
Barbaro sognante n° 1: «Ti ricordi quando l’Umberto diceva che ce l’aveva duro? Che uomo!».
Barbaro sognante n° 2: «Certo che mi ricordo, che emozione! E tu ti ricordi di quando sputava su Garibaldi? Che forza!».
Barbaro 1: «Ah, ti ricordi di quando diceva di sparare sui clandestini? E quando diceva di buttare il tricolore nel cesso? E quando diceva che il Trota veniva bocciato per colpa degli insegnanti terroni?».
Barbaro 2: «Mamma mia, certo che mi ricordo. Se ci penso mi commuovo pure. Che audacia quando (insieme al Calderoli), offendeva i luridi “culattoni”, quando s’è inventato dal niente il "Sole delle Alpi", le favole sulla Padania e su Alberto da Giussano! E che dire di quando urlava contro “Roma ladrona”? O quando diceva che il Berluska è un mafioso e però (per il bene della Padania), ci si alleava? O anche quando fingeva di cantare il “Và Pensiero”? Per giunta fregandosene del fatto che quello era il “canto degli ebrei” (visto che nominava le “rive del Giordano”)?».
Barbaro 1: «Cazzarola che ricordi meravigliosi. Che coraggio quando (sempre per il bene della Padania e al fine di ottenere il federalismo), ha fatto votare ogni minchiata che faceva comodo al piduista. E che simpatico quando ha fatto certificare che il Berluska credeva davvero che Ruby fosse la nipote di Mubarak!».
Barbaro 2: «Poco Giuda che tempi memorabili. Perché sarà anche vero che il Bossi non ha realizzato nulla di quel che aveva promesso, ma intanto ci siamo divertiti immensamente a credere alle sue buffonate!».
Barbaro 1: «Appunto, ben detto! Bossi non ha concluso niente, e ci ha presi in giro agitando la sacra ampolla (proprio come fanno i napoletani col sangue di San Gennaro!). Ma noi poveri barbari sognanti, senza arte né parte, gli siamo grati lo stesso, ci mancherebbe!».
Barbaro 2: «Ovvio: ha dato finalmente un senso alla nostre miserabili e grette vite. E soprattutto ci ha regalato una splendida carriera. Sennò ci sarebbe toccato in sorta di lavorare come negri (come i balùba della Tanzania, dove abbiamo portato i soldi della Lega). Oppure avremmo dovuto faticare come i vagabondi dell'Albania (dove siamo andati a comprare la laurea per quell'altro meschinetto!)».
... Ovvio: il Senatùr non li ha portati da nessuna parte, ma intanto loro si sono divertiti, e si sono pure (a nostre spese) arricchiti tantissimo!
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Dialogo immaginario tra due leghisti maroniani
(i cosiddetti "barbari sognanti")
(i cosiddetti "barbari sognanti")
Barbaro sognante n° 1: «Ti ricordi quando l’Umberto diceva che ce l’aveva duro? Che uomo!».
Barbaro sognante n° 2: «Certo che mi ricordo, che emozione! E tu ti ricordi di quando sputava su Garibaldi? Che forza!».
Barbaro 1: «Ah, ti ricordi di quando diceva di sparare sui clandestini? E quando diceva di buttare il tricolore nel cesso? E quando diceva che il Trota veniva bocciato per colpa degli insegnanti terroni?».
Barbaro 2: «Mamma mia, certo che mi ricordo. Se ci penso mi commuovo pure. Che audacia quando (insieme al Calderoli), offendeva i luridi “culattoni”, quando s’è inventato dal niente il "Sole delle Alpi", le favole sulla Padania e su Alberto da Giussano! E che dire di quando urlava contro “Roma ladrona”? O quando diceva che il Berluska è un mafioso e però (per il bene della Padania), ci si alleava? O anche quando fingeva di cantare il “Và Pensiero”? Per giunta fregandosene del fatto che quello era il “canto degli ebrei” (visto che nominava le “rive del Giordano”)?».
Barbaro 1: «Cazzarola che ricordi meravigliosi. Che coraggio quando (sempre per il bene della Padania e al fine di ottenere il federalismo), ha fatto votare ogni minchiata che faceva comodo al piduista. E che simpatico quando ha fatto certificare che il Berluska credeva davvero che Ruby fosse la nipote di Mubarak!».
Barbaro 2: «Poco Giuda che tempi memorabili. Perché sarà anche vero che il Bossi non ha realizzato nulla di quel che aveva promesso, ma intanto ci siamo divertiti immensamente a credere alle sue buffonate!».
Barbaro 1: «Appunto, ben detto! Bossi non ha concluso niente, e ci ha presi in giro agitando la sacra ampolla (proprio come fanno i napoletani col sangue di San Gennaro!). Ma noi poveri barbari sognanti, senza arte né parte, gli siamo grati lo stesso, ci mancherebbe!».
Barbaro 2: «Ovvio: ha dato finalmente un senso alla nostre miserabili e grette vite. E soprattutto ci ha regalato una splendida carriera. Sennò ci sarebbe toccato in sorta di lavorare come negri (come i balùba della Tanzania, dove abbiamo portato i soldi della Lega). Oppure avremmo dovuto faticare come i vagabondi dell'Albania (dove siamo andati a comprare la laurea per quell'altro meschinetto!)».
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sabato 28 aprile 2012
IL BRODO DI BITONCI
Tutto fa brodo. E tutto può essere utile per cambiare discorso (e
distrarre gli italiani dai nuovi scandali).
Nel mitico nord-est un tabaccaio ha sparato sui banditi che avevano tentato un furto nel suo negozio. E Massimo Bitonci (deputato della Lega e sindaco uscente di Cittadella, Pd), invece di pensare al terremoto giudiziario che sta colpendo il suo lurido partito, se ne è uscito con queste assurde parole: "Ci sono troppi delinquenti in giro, ma io non lo imputo alla crisi. Bensì al fatto che Prodi a suo tempo ha aperto le porte a soggetti senza arte né parte, spesso dediti al crimine".
Bitonci, dunque, non ha trovato di meglio che tirare in campo Prodi. E mentre tutti parlavano degli scandali che hanno investito il Carroccio (e che hanno fatto svergognare pure la famiglia Bossi), lui preferiva raccogliere le firme per cacciare da Padova il figlio di Totò Riina.
Nel mitico nord-est un tabaccaio ha sparato sui banditi che avevano tentato un furto nel suo negozio. E Massimo Bitonci (deputato della Lega e sindaco uscente di Cittadella, Pd), invece di pensare al terremoto giudiziario che sta colpendo il suo lurido partito, se ne è uscito con queste assurde parole: "Ci sono troppi delinquenti in giro, ma io non lo imputo alla crisi. Bensì al fatto che Prodi a suo tempo ha aperto le porte a soggetti senza arte né parte, spesso dediti al crimine".
Bitonci, dunque, non ha trovato di meglio che tirare in campo Prodi. E mentre tutti parlavano degli scandali che hanno investito il Carroccio (e che hanno fatto svergognare pure la famiglia Bossi), lui preferiva raccogliere le firme per cacciare da Padova il figlio di Totò Riina.
... Ecco cosa deve inventarsi, in questo doloroso frangente, un povero leghista. Pur di spostare l'attenzione dell'elettorato altrove!
domenica 22 aprile 2012
L'IMPRESENTABILE BOSSI FAMILY
La famiglia Bossi come la famiglia Addams: uno più impresentabile dell’altro (e quello che segue è l'orrido album di famiglia)
Anche l’ultimogenito di Umberto Bossi è
finito nel tritacarne mediatico che ha terremotato la famiglia del
Senatùr. Pare infatti che la rinoplastica del giovanissimo pargoletto
(Eridanio Sirio, per lui due nomi uno meglio dell’altro), sia stata
pagata coi soldini dei rimborsi elettorali.
… E allora adesso sappiamo finalmente che in casa Bossi non è stato risparmiato nessuno. Ma proprio nessuno nessuno, eh!
Precedentemente
alla notizia della rinoplastica di Eridanio Sirio, eravamo già
preoccupati per gli esuberanti exploit dell'altrettanto
semi-sconosciuto Roberto Libertà, che è poco più vecchio dell’altro
fratello col naso-rifatto (e che ha avuto anche lui un secondo nome da
brividi).
... Però, in questo caso possiamo star tranquilli: per Robertino non c'è stato nessun intervento estetico a nostre spese. Peggio: è stato accusato (e recentemente condannato), per aver lanciato un gavettone di acqua e candeggina ad un ragazzo comunista che stava attaccando un manifesto.
Bisogna
precisare che in passato quel moccioso di Roberto Libertà si era già
fatto notare. Precisamente quando, ancora minorenne, era stato fermato
dai carabinieri vicino ad una cascina dove si ritrovavano tanti giovani
un po’ sbandati. Evidentemente la lezione non gli era servita a niente.
… Ebbene, non ci si crede, ma adesso, proprio questo sfacciato ha il coraggio (in seguito allo tsunami che ha travolto il Carroccio), di dichiarare con aria tutta seriosa: «Sono schifato, a dir poco. Purtroppo viviamo in questo paese di merda».
Del
figlio più vecchio di Umberto Bossi (Riccardo, nato dal primo
matrimonio del Senatùr), si sapeva che non aveva potuto partecipare al
noto programma “L’isola dei Famosi”. E questo perché il padre glielo aveva proibito espressamente.
… Ma il vecchio Umberto non vedeva nessun problema, invece, se il primogenito si accompagnava con l'ex pupa Rosy Dilettoso. E anche adesso non vede problema per tutte le altre scorribande a cui si dedica tuttora il baldo giovanotto (che ha negato di aver mai preso soldi da Belsito, e che in merito ai recenti scandali ha preferito gridare pure lui - buon sangue non mente! - al complotto della Magistratura).
Peraltro,
tocca precisare che Riccardo Bossi dice (solo adesso? Troppo tardi!),
di essere interessato unicamente allo sport. E assicura di non volersi
assolutamente occupare di politica. Ma a suo tempo aveva lavorato
(chissà a che titolo) al Parlamento europeo, come assistente di
Francesco Speroni.
... Infatti, anche per questo era stato accusato di aver semplicemente beneficiato del potere politico del padre, suscitando le stesse polemiche che aveva provocato Franco Bossi (fratello del Senatùr, assunto - benché in possesso del solo diploma di licenza media inferiore! - come assistente parlamentare dell'eurodeputato leghista Matteo Salvini con la retribuzione di 12.750 euro al mese).
Poi,
naturalmente, nella famiglia Bossi ci sta il più balengo della tribù
(il famosissimo Renzo, detto "il Trota"). Di lui si è già scritto di
tutto e di più. A suo tempo il simpaticone si era fatto notare anche su
Facebook, dove aveva lasciato il segno pubblicando un giochino razzista
(“Rimbalza il clandestino”). E in seguito non ha mai smesso di fare casino e sparare cazzate, regalando tanti spunti per la satira.
... D'altra parte, era già tutto chiaro anche prima, bastava guardarlo in faccia questo qui! Già da studente Renzo Bossi era stato una autentica frana: era riuscito a passare la maturità solo al quarto tentativo, dopo ben tre prove andate a male (per colpa dei professori meridionali, dichiarerà il padre!).
http://www.youtube.com/watch?v=CYYNlliyTEU
Ma
tutti questi presunti pregiudizi dei professori meridionali non hanno
impedito a Renzo Bossi di sfondare in politica. Perfino alla
stragrande, sebbene tra mille sospetti (per dire: una sua amica era
stata sospettata di aver diffuso dei dossier che avrebbe favorito la
sua elezione a scapito di altri esponenti leghisti).
… E tutto questo andazzo è durato fino a quando, finalmente, il Trota è stato costretto a dimettersi da consigliere regionale. Con qualche ridicola scusa, ovviamente: lo avrebbe fatto per dare l’esempio, in tutta serenità (dice lui); lo ha fatto perché era stanco di fare quel duro lavoro ( ha precisato invece il padre!).
Ma
non è giusto buttare tutta la croce sul Trota, come tenterebbero di
fare i leghisti. Già, i leghisti, che dovevano capirlo ben prima: da
una madre come Manuela Marrone (titolare di una baby pensione dall’età
di 39 anni, adesso accusata di aver finanziato la sua scuola “Bosina”
coi soldi pubblici), che razza di figli potevano venir fuori? E da un
padre come il vecchio e presuntuoso Umberto cosa ci si poteva
aspettare, porcoggiuda?
… Ma certo, ma sicuro, era chiaro quali erano le tradizioni di famiglia: anche Umberto, da giovane, aveva bighellonato a lungo prima di inventarsi una carriera. Ed era infine riuscito ad improvvisarsi capo-popolo, ma solo dopo aver capito di essere negato in ogni altra attività lavoativa. Era negato assolutamente come poeta e come cantante (incise due dischi penosi, sui quali è meglio stendere un velo pietoso). Perfino la sua prima moglie (Gigliola Guidali), spiegò di averlo lasciato perché non si decideva a trovare un lavoro fisso. E perché aveva scoperto che quello mentiva spudoratamente (in un'intervista la poveretta raccontò che Umberto usciva tutte le mattine di casa con la valigetta del dottore, dicendole «ciao amore, vado in ospedale», senza tuttavia essersi mai laureato).
I figli
di Bossi hanno semplicemente seguito l’esempio del babbo e della
mammina. Se i genitori da giovani erano stati dei fanfaroni, loro hanno
continuato per quella strada. Magari lo hanno fatto con più decisione
(l’alunno che spesso supera il maestro), in ciò facilitati dai notevoli
vantaggi che derivavano dal portare un cognome tanto potente (e
prepotente).
… Cosicché, se i genitori adesso dovranno spiegare come hanno pagato tante cosette (la ristrutturazione della casa, l’università dei pargoletti, le spese mediche, le altre case, i fabbricati e i terreni), i figli invece dovranno spiegare dove hanno trovato i dané con cui hanno pagato le multe, le belle auto, e tutto il resto.
Adesso
i leghisti cascano dal pero. E vorrebbero squalificare la moglie di
Umberto Bossi accusandola di essere solo una terrona (a causa delle sue
origini siciliane). E questo dopo aver fatto la stessa cosa anche con
la sua amichetta Rosy Mauro (che invece ha origini pugliesi).
… Però fino a ieri gli omini verdi non si lamentavano di niente. Perdonavano tutto: la baby pensione, la scuola dove si insegnava il dialetto locale, le scemenze, e certe insulse superstizioni (tra di loro girava la voce che quando il Senatùr era ancora grave la moglie e Rosy Mauro disponevano attorno al letto del Senatùr alcune pietre che a loro dire avrebbero avuto proprietà magiche).
Che
poi: se davvero i militanti della Lega ci tengono a far pulizia in
casa, come mai non hanno mai preso in considerazione le parole di
Angela Brivio Bossi, sorella del loro caro leader? Ebbene, quando al
Senatùr rinfacciarono di questa lite tra fratelli, lui chiuse la
questione insinuando che la sorella era brava solamente a preparare le
bistecche. E lei, furiosa, si rivolse ai giornali raccontando come
stavano davvero le cose: «Ah,
se le ricorda bene le mie bistecche, lui! Perché per anni solo quelle
ha mangiato, quel ‘mantegnù’. Che se non mangiava le mie bistecche,
caro il mio Umberto…».
… E a questo punto tocca ricordare la stoccata (finale) sul “mantegnù” che mangiava a sbafo: «Aoh! Stiamo parlando di uno che ha organizzato tre feste di laurea senza essersi mai laureato!».

… E allora adesso sappiamo finalmente che in casa Bossi non è stato risparmiato nessuno. Ma proprio nessuno nessuno, eh!

... Però, in questo caso possiamo star tranquilli: per Robertino non c'è stato nessun intervento estetico a nostre spese. Peggio: è stato accusato (e recentemente condannato), per aver lanciato un gavettone di acqua e candeggina ad un ragazzo comunista che stava attaccando un manifesto.

… Ebbene, non ci si crede, ma adesso, proprio questo sfacciato ha il coraggio (in seguito allo tsunami che ha travolto il Carroccio), di dichiarare con aria tutta seriosa: «Sono schifato, a dir poco. Purtroppo viviamo in questo paese di merda».

… Ma il vecchio Umberto non vedeva nessun problema, invece, se il primogenito si accompagnava con l'ex pupa Rosy Dilettoso. E anche adesso non vede problema per tutte le altre scorribande a cui si dedica tuttora il baldo giovanotto (che ha negato di aver mai preso soldi da Belsito, e che in merito ai recenti scandali ha preferito gridare pure lui - buon sangue non mente! - al complotto della Magistratura).

... Infatti, anche per questo era stato accusato di aver semplicemente beneficiato del potere politico del padre, suscitando le stesse polemiche che aveva provocato Franco Bossi (fratello del Senatùr, assunto - benché in possesso del solo diploma di licenza media inferiore! - come assistente parlamentare dell'eurodeputato leghista Matteo Salvini con la retribuzione di 12.750 euro al mese).

... D'altra parte, era già tutto chiaro anche prima, bastava guardarlo in faccia questo qui! Già da studente Renzo Bossi era stato una autentica frana: era riuscito a passare la maturità solo al quarto tentativo, dopo ben tre prove andate a male (per colpa dei professori meridionali, dichiarerà il padre!).
http://www.youtube.com/watch?v=CYYNlliyTEU

… E tutto questo andazzo è durato fino a quando, finalmente, il Trota è stato costretto a dimettersi da consigliere regionale. Con qualche ridicola scusa, ovviamente: lo avrebbe fatto per dare l’esempio, in tutta serenità (dice lui); lo ha fatto perché era stanco di fare quel duro lavoro ( ha precisato invece il padre!).

… Ma certo, ma sicuro, era chiaro quali erano le tradizioni di famiglia: anche Umberto, da giovane, aveva bighellonato a lungo prima di inventarsi una carriera. Ed era infine riuscito ad improvvisarsi capo-popolo, ma solo dopo aver capito di essere negato in ogni altra attività lavoativa. Era negato assolutamente come poeta e come cantante (incise due dischi penosi, sui quali è meglio stendere un velo pietoso). Perfino la sua prima moglie (Gigliola Guidali), spiegò di averlo lasciato perché non si decideva a trovare un lavoro fisso. E perché aveva scoperto che quello mentiva spudoratamente (in un'intervista la poveretta raccontò che Umberto usciva tutte le mattine di casa con la valigetta del dottore, dicendole «ciao amore, vado in ospedale», senza tuttavia essersi mai laureato).

… Cosicché, se i genitori adesso dovranno spiegare come hanno pagato tante cosette (la ristrutturazione della casa, l’università dei pargoletti, le spese mediche, le altre case, i fabbricati e i terreni), i figli invece dovranno spiegare dove hanno trovato i dané con cui hanno pagato le multe, le belle auto, e tutto il resto.

… Però fino a ieri gli omini verdi non si lamentavano di niente. Perdonavano tutto: la baby pensione, la scuola dove si insegnava il dialetto locale, le scemenze, e certe insulse superstizioni (tra di loro girava la voce che quando il Senatùr era ancora grave la moglie e Rosy Mauro disponevano attorno al letto del Senatùr alcune pietre che a loro dire avrebbero avuto proprietà magiche).

… E a questo punto tocca ricordare la stoccata (finale) sul “mantegnù” che mangiava a sbafo: «Aoh! Stiamo parlando di uno che ha organizzato tre feste di laurea senza essersi mai laureato!».
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