domenica 7 maggio 2017

AL SEGGIO COME A SANREMO

Quante volte ancora mi tocca sentir dire – perfino dalla “accozzaglia” che ha votato “No” al referendum costituzionale del 4 dicembre - che gli ultimi governi (e ovviamente anche Renzi) non sono mai stati eletti dagli italiani? Inoltre: con che faccia certi imbecilli dicono che il primo governo abusivamente insediato sarebbe stato quelli di Monti?
… Ma soprattutto, con che coraggio lasciano intendere che l’ultimo “legittimo” governo sarebbe stato quello di Sua Barzelletta Silvio Berluska?

Forse bisogna che agli italiani vengano finalmente spiegate alcune cosette. Intanto: la nostra non è una Repubblica presidenziale, perciò noi non votiamo i presidenti (la Costituzione prevede che presidente della Repubblica, del Senato, della Camera, e del Consiglio, sono votati dal Parlamento).
… E in effetti la nostra è una Repubblica parlamentare. Lo dice la parola: noi nominiamo il parlamento che poi deleghiamo a votare al nostro posto (e il parlamento, quando Berluska non è riuscito a produrre una maggioranza, ha votato anche Matteo Renzi, che sarebbe ancora al suo posto se non avesse ritenuto opportuno – per coerenza a quanto aveva improvvisamente dichiarato – dimettersi!).

La “accozzaglia” che il 4 dicembre ha fatto votare “No” al referendum costituzionale (in teoria per difendere la Costituzione così com’è), dovrebbe provare a riflettere un pochettino. Dovrebbe tenere presente cosa stabilisce il nobile testo che hanno sfruttato, e strumentalizzato, a mo' di paravento (e dietro al quale hanno nascosto la loro paura di perdere poltrone e privilegi!)
… E poi, magari, questi furboni dovrebbero cominciare a raccontare agli italiani come stanno davvero le cose. Anziché stordirli con teorie complottistiche, superstiziose, e false.

Gli italiani sono fuori strada quando votano e poi si chiedono ingenuamente: "Chi ha vinto?".
... La verità bisognerà dirgliela, prima o dopo. E la verità è che la politica è una cosa seria, non è come il Festival di Sanremo (dove peraltro vincono in tre, e non è nemmeno detto che poi vendano i dischi!).

La politica, che ci piaccia o meno, non è Sanremo. E in effetti essere il partito più votato significa poco, perché "arrivare primi" (se poi non si riesce a formare una maggioranza stabile), è come vincere una battaglia e poi perdere la guerra. Ed è stato appunto questo il guaio di Berlusconi (perché farsi votare è relativamente facile, ma poi bisogna saper governare, ed è lì che ti voglio, caro il mio kazzaro!).
... Pertanto: chi dice che Renzi non è stato votato da nessuno (magari lasciando intendere che Berluska invece lo era), sbaglia clamorosamente. Diciamo che - politicamente parlando – chi parla in questo modo è un perfetto analfabeta. Senza offesa, né!