sabato 3 dicembre 2011

I CORVI SU LUCIO MAGRI

Povero Lucio Magri, prima ancora che arrivasse in cielo il giornale dei vescovi italiani ci ha fatto sapere che il suo suicidio è stato un “naufragio della speranza” .
(... E allora uno se lo chiede: se Dio esiste, perché non stramaledice tutti quei brutti corvi che attendono il nostro cadavere per gracchiarci sopra?)



Si dice che “uccide più la lingua che la spada”, ma la lingua biforcuta della Chiesa si accanisce anche su chi è già morto. E infatti il giornale dei vescovi italiani (“L’Avvenire”), ci ha spiegato che il suicidio di Lucio Magri è stato un “naufragio della speranza”. Addirittura.

Lucio Magri è sempre stato un comunista errante ed eretico. Nato democristiano, passò molto presto nel Pci (da cui è stato poi cacciato). Quindi ha fondato il “Manifesto”, per poi approdare al Pdup. In seguito è ritornato nel Pci (non più filosovietico), quindi in Rifondazione, e infine nel “Movimento dei Comunisti unitari”.
... Da uomo raffinato qual’era, Lucio Magri ha predisposto la sua fine con grande accuratezza. Mentre lui, in Svizzera, diceva addio ad una vita di passioni (politiche e non: è arcinota la sua lunga relazione con Marta Marzotto), a casa sua ha voluto che gli amici stessero in compagnia. Le sue ultime volontà sono state queste: «Niente pubblicità, niente funerale, niente necrologi. Vorrei evitare cerimonie pubbliche, rimembranze, etc…».

Viviamo in un Paese di atei-devoti che vorrebbero imporci la loro contraddittoria morale. Viviamo in una Italia di puttanieri pseudo-kattolici che si atteggiano a difensori dei “valori non negoziabili”. Viviamo in una epoca in cui Santa Romana Chiesa sta lentamente – quella sì, per davvero! – naufragando senza speranza di resurrezione. Ebbene, proprio in questo momento di sbandamento e di confusione Lucio Magri  ci ha insegnato che dobbiamo amare la politica e la vita, ma che possiamo ribellarci ai bigotti che vorrebbero toglierci perfino il diritto – se ne avessimo bisogno - di porre fine alle nostre sofferenze. 

Lucio Magri ci ha insegnato che possiamo rifiutarci di subire una fine dolorosa e disumana. Perché la vita riserva già troppa sofferenza, e non sta scritto da nessuna parte che dobbiamo cedere alle paranoie del Vaticano (che ci vorrebbe pronti ad accettare ogni croce).
… Non solo: questo raffinato polemista ci ha spiegato che possiamo farlo con dignità, con compostezza, senza urlare, magari con un piacevole sottofondo musicale. Senza dover per questo sentirsi in colpa e perfino senza sporcare il tappeto. 



Le ultime parole famose sul suo gesto

«Lucio Magri, fondatore del Manifesto, protagonista della sinistra eretica, è morto in Svizzera all’età di 79 anni. Morto per sua volontà, perché vivere gli era diventato intollerabile […]. Anche Magri voleva cambiare il mondo, e il mondo degli ultimi anni gli appariva un’insopportabile smentita della sua utopia, il segno intollerabile di un fallimento, la constatazione amarissima della separazione tra sé e la realtà. Così le ali ha deciso di tagliarsele da sé, ma evitando agli amici lo spettacolo del sangue sul selciato…».
   (Da un articolo di Simonetta Fiori, per “Repubblica”)

«In Italia puoi decidere di andare all’estero a ucciderti legalmente, basta avere i soldi e le conoscenze. In Italia puoi decidere di andare all’estero per la fecondazione assistita, basta avere i soldi e le conoscenze […] esattamente come in Italia potevi abortire o divorziare alla Sacra Rota: bastavano i soldi e le conoscenze, e in parte è ancora così.
Gli è che una società del genere, in cui i diritti e le facoltà sono regolate dai soldi e dalle conoscenze, è feudale e ingiusta prima ancora che classista. E’ anche stupida e ipocrita, considerando che ormai viviamo in un’Europa senza frontiere…».
   (Da un articolo di Filippo Facci, per “Libero”)

«Sono una decina i suicidi narrati dalla Bibbia e per nessuno vi è una condanna. Anzi, un suicida, per l’esattezza Sansone, viene perfino ricordato dal Nuovo Testamento tra i padri della fede…».
    (Da un articolo di Vito Mancuso, per “Repubblica”)

6 commenti:

Anonimo ha detto...

se c'è, credo non abbia tempo da dedicare alle congreghe umane come chiese vescovi suore e preti. DIo non può perdere tempo con coloro che si dichiarano suoi fan. Io provo ad immaginarlo occupato a pensare all'uomo in sè, ad ognuno di noi come entità singola.

Anonimo ha detto...

Mentre gli uomini si dividevano sui girnali le sue spoglie, come i soldati le vesti del Cristo crocifisso, l'abbraccio paterno del Creatore aveva già e ben prima colmato il senso di vuoto di cui Lucio soffriva, preoccupato solo di sostenerne il passaggio e purificando con uno sguardo di luce la cecità di cui siamo tutti composti! Il ricordo di questo uomo faccia che anche il nostro cammino possa essere diretto all'Incontro nel quale solamente potremo comprenderlo appieno e senza giudizi!

Anonimo ha detto...

Ti puoi inmagginare cosa poteva contare per Lucio Magri il giudizio di questi ipocriti ! Se esistesse un Dio onnipotente ed equo questi pipistrelli di sventura li farebbe scomparire all'istante,visto come si comportano stile mafia .La più grossa banda subdola e mafisa del mondo !

attikus ha detto...

sta a vedere che ora sempre piu 'gggente'.., si quelli normali come me, inizia a pensare che il clero sia per la maggior parte composto da una accozzaglia di imbroglioni raccontapalle che tirano a campare turlupinando poveri creduloni imbecilli... Già non potevano più fare vessillo della moralità.. ora meppure di umanità possono più vantarsi... è rimasta solo l'ipocrisia...

Anonimo ha detto...

attikus del ca..o , non posso ritornarti del credulone ma dello STUPIDO si!Ho un figlio sacerdote e non credo proprio che dedichi il suo tempo a turlupinare il prossimo e che faccia parte ad una accozzaglia di imbroglioni. Forse prima di sparlare a vanvera faresti meglio ad avvicinarti a questo mondo e solo dopo potrai semmai poterlo criticare e no sproloquiare come fai tu in perfetta malafede:se sei ateo son cazzi tuoi nessuno ti viene per casa per convincerti del contrario. se vuoi spararti fallo pure la vita è tua puoi concluderla come vuoi ma rispetta le idee e sensibilità degli altri che la pensano diversamente da te!!!

fridolin ha detto...

L'esistenza delle gerarchie religiose è la prova
provata dell'inesistenza di qualunque dio.