Quando tocca parlare di Aids (come ad ogni primo dicembre, giornata mondiale di lotta all’Aids), il politicamente corretto impone di nascondere certi dati facendo molto fumo. In generale, per non avere problemi con le lobby LGBT+ (e coi loro “compagni di merende”, quasi tutti a sinistra), i giornali cercano di sottolineare che “chiunque può essere contagiato dall’HIV”. Ma in questo modo si fa ancora più confusione: se chiunque può essere infettato, tanto vale rassegnarsi, direbbero molti! A maggior ragione se (per paura dello “stigma”), non si spiega quali categorie o comportamenti sono più a rischio.
Il Corriere Della Sera ha scritto che i nuovi contagiati sono etero per il 46% dei casi, e invece gli “uomini che fanno sesso con uomini” sono di meno (il 41,6%). Hanno confrontato gli etero (maschi e femmine assieme) coi soli maschi MSM. E’ come confrontare le mele (tutte, di ogni tipo), con le sole mele cotogne (ovviamente per far credere che queste ultime, come nel caso dei maschi MSM, sono “poca roba”)! E dunque, tutto questo per non rischiare di sembrare omofobi!
Messi così, i dati non lasciano intendere su chi il virus preferisce accanirsi. E dunque chi ha comportamenti a rischio non può percepire le reali dimensioni del fenomeno.
Gli unici veri dati sono dell’Istituto Superiore di Sanità E insomma, la categoria più colpita (il 41,6%) è di maschi MSM. Dopo, a distanza (il 27,9%) di maschi etero. Meno ancora (il 18,1%) di femmine etero. E infine (solo il 3,8%) di tossicodipendenti.
… Questi sono i veri dati, il resto è fumo negli occhi!
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