martedì 4 novembre 2014

MANGANELLO ALE'

In quanto agli scontri a Roma, tra polizia e lavoratori delle acciaierie di Terni (quattro feriti tra i manifestanti, quattro tra gli agenti), bisogna osservare che prima delle manganellate gli operai avevano provocato le forze dell'ordine con insulti e col lancio di oggetti.
... E in seguito - come evidenziato da un video - avevano minacciato seriamente i poliziotti, andando verso di loro con atteggiamenti bellicosi. Ed è a quel punto che gli agenti sono stati costretti perfino ad indietreggiare, prima di decidersi reagire, come era ovvio e naturale che facessero.


Per quanto mi riguarda, il sindacalista Maurizio Landini (che dapprima cercava di calmare gli scalmanati dicendo agli operai di "andare indietro", ma poi ha preferito atteggiarsi a vittima), è solo un poveretto: se inizialmente cercava di difendere la sua credibilità come capo-popolo (calmando gli animi), poi ha trovato più comodo alzare un polverone e far scena, raccontando balle e tirando in campo perfino la Leopolda e il governo Renzi (che avrebbe secondo lui ispirato le botte).
... Dopo questo episodio, sempre a mio modesto parere, Landini è un essere spregevole e intellettualmente disonesto. Come quando questo trombone si spaccia per un ex operaio, pur sapendo che lui - casomai - è solo un ex (in fabbrica ci ha lavorato per pochissimo tempo: quel pochissimo tempo che gli ha permesso di capire che era meglio predicare che lavorare!).


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