giovedì 28 giugno 2012

SOLITA BARZELLETTA

Ancora una volta, come nelle barzellette, ci siamo dovuti confrontare con i tedeschi.
... Ancora una volta abbiamo creduto (ingenuamente), di averli battuti.

In realtà ha vinto (come sempre), la Germania: loro puntano (come sempre) al "panem", e noi (come sempre), al "circenses".
... Ovvero: loro si tengono il pane, e noi ci accontentiamo delle brioches (peraltro: serviteci da un italiano dalla pelle nera, che se non fosse un grande campione considereremmo solo un "lurido ne**o".


E’ inutile che ci raccontiamo ancora le stesse frottole, è inutile che esultiamo. Perché i crucchi guidano (come sempre), l'Europa. E a noi ci lasciano il giocattolo del calcio.
... Loro a comandare, noi (come sempre), con la testa nel pallone. Che meraviglia di fregatura!

5 commenti:

gattarandagia ha detto...

l'italiano dalla pelle nera, per altro, è un tipo che è riuscito a dire ad un giocatore romanista (mi sembra, giocava a Roma) "terun!" con ottimo accento bresciano.
per non parlare dell'altro eroe nazionale, ignorante ed omofobo.
uffa, ma possibile che non si riesca mai a vedere la realtà come è e valutarla per quella che è?

Natale Pellizzer ha detto...

Il lato positivo della vittoria sulla Germania, per quanto mi riguarda, è il fatto che gli italiani (almeno per qualche giorno), sono costretti ad essere meno razzisti del solito. Invece il lato negativo (del lato positivo), è dover verificare che un italiano dalla pelle nera deve strabiliare il doppio degli altri per riuscire a diventare meno antipatico.
Non che Balo non ci metta del suo (con tutte le scusanti del caso: essendo giovane e spremuto oltremodo per il talento sportivo, non ha avuto il tempo materiale di riflettere sulla sua eccezionale storia, soprattutto non ha avuto il tempo per sviluppare quella pazienza che è richiesta in casi straordinari come il suo).

Quanto a Cassano, beh, la povertà che lui tira in campo per farsi perdonare ogni minchiata non è minimamente paragonabile alla sofferenza di un nero che si è sentito trattare come una scimmia da circo (ad esempio per i schifosissimi "buuu! Buuu!").
... Nel frattempo: evviva la scena di Balo che bacia la madre, sperando che in futuro si dimostri sempre all'altezza del difficile ruolo (di "pioniere" e di "apripista"), che il destino gli ha assegnato.
Ed evviva la scena di Cassano che dice "l'omofobia è un sentimento che non mi appartiene". Sperando che in futuro questo antico reperto dell'italico bullismo capisca che l'omofobia non è "un sentimento", ma semplicemente una posa (ridicola e burina), con cui i poveretti e i meschini si illudono di apparire più virili di quel che sono.

gattarandagia ha detto...

meh, sono rari i pestipedatori ;-) che riescono ad avere l'intelligenza di riflettere sulle loro storie: più facile trovare i Maradona o i Best(geni calcistici, secondo me) che mandano a sgualdrine la loro vita.
non sono ottimista come te, caro Pellizzer: si sta parlando di uomini fatti, il tempo della crescita dovrebbe essere passato e Balotelli sta riuscendo a farsi cacciare da ogni squadra che l'acquista per il suo talento (che ancora devo vedere per un'intera stagione e non solo a sprazzi) a causa della sua indisciplina ed arroganza, sicuramente frutto di esperienze amarissime, ma insomma cresci! vieni oltretutto pagato cumm'a cche.
Cassano vede arrivare la vecchiaia (da un punto di vista di un giocatore, eh!) senza dar cenno di un'umiltà che non gli appartiene: anche qui tutte le scusanti, ma Pelè iniziò la carriera dando calci ad un pallone di stracci, cazzarola!

sarà che a me piacciono i giocatori alla Del Piero (anche se juventina non sono), che sanno parlare, pensare e giocare.
comunque, riportato tutto a sta follia nazionale, è solo la parte peggiore dei circenses!

ed ora, scontro tra poveri! ;-)

Natale Pellizzer ha detto...

Già, scontro tra poveretti. Ai più "fortunati" toccherà sentirsi (ma solo per una notte), grandi. Che come premio di consolazione è pochino. Poi, tutti di nuovo in mutande. Alleluia.

giovanotta ha detto...

lieta che l'Italia abbia perso (poco patriottica forse..)
ciao