domenica 28 febbraio 2010

IN GALERA

COM’E’ CHE SUA IMPUNITA’ (SILVIO IV), NON E’ ANCORA FINITO IN GALERA? MAGARI ASSIEME AL SUO AVVOCATO MILLS?
… GRAZIE A TRE LEGGI AD PERSONAM CHE SI E’ FATTO SU MISURA PER LUI E PER I SUOI RUFFIANI!


Peter Gomez e Marco Travaglio hanno descritto l’infamia delle leggi ad personam.
Qui di seguito, ecco i passaggi più importanti di questo articolo. In cui vengono descritti gli stratagemmi inventati dagli azzeccagarbugli di corte, per salvare il culo all’Imperatore e ai suoi preferiti.

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Da un articolo di Peter Gomez e Marco Travaglio
(pubblicato su "Il Fatto Quotidiano")

« Senza tre leggi ad personam, fatte apposta per lui e per Cesare Previti, ieri Silvio Berlusconi sarebbe stato prelevato dalle forze dell’ordine e accompagnato a San Vittore per scontare la pena dopo la condanna definitiva per corruzione giudiziaria di David Mills. Stessa sorte sarebbe toccata, con le opportune procedure di estradizione, per il legale (si fa per dire) inglese.
E’ questa – checché ne dicano i tg e i giornali di regime – la traduzione in italiano della sentenza della Cassazione che l’altroieri ha confermato irrevocabilmente la colpevolezza di Mills per essere stato corrotto da Berlusconi con 600 mila dollari in cambio di due false testimonianze nei processi All Iberian e Guardia di finanza […].
Mills (e dunque Berlusconi) il reato l’ha commesso, tant’è che [la Corte], l’ha condannato a risarcire la presidenza del Consiglio con 250 mila euro per i danni arrecati all’imparzialità della giustizia. Quanto alla pena, non ha potuto applicarla perché il processo è durato tre mesi di troppo: il reato si è estinto a fine 2009.
Ora, senza la ex Cirielli il reato si estinguerebbe nel 2014. Dunque Mills sarebbe stato condannato a 4 anni e 6 mesi. Senza il lodo Alfano, anche Berlusconi sarebbe stato condannato a una pena almeno equivalente, se non addirittura superiore in quanto corruttore.
Senza l’indulto esteso alla corruzione giudiziaria, entrambi i condannati non beneficerebbero dello sconto di un terzo e sarebbero finiti in carcere. E, senza la norma salva-ultrasettantenni contenuta nell’ex Cirielli, Berlusconi finirebbe in carcere senza nemmeno poter chiedere i domiciliari.
In più, dall’altroieri, sarebbe interdetto in perpetuo dai pubblici uffici, pena accessoria obbligatoria per legge in caso di condanna per questo tipo di reato. Dunque la giunta per le elezioni e poi l’aula della Camera dovrebbero dichiararlo decaduto da deputato e ineleggibile per sempre, come hanno fatto tre anni fa per Previti.
Mai come in questo momento, Mr.B. deve rivolgere un pensiero riconoscente alla sua maggioranza e anche al grosso della cosiddetta opposizione che, ciascuna secondo le proprie possibilità, l’hanno salvato dalla galera ».

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