domenica 20 settembre 2009

Silvio, generoso sciupafemmine

Dietro alle donne stuprate, alle donne accoltellate, e alle donne ricattate, ci sta la “famiglia tradizionale”. Ovvero: quel sistema patriarcale che sfrutta il sesso per garantirsi il potere.

Nel regno di Berluskolandia, per sottomettere le donne, non è necessario tagliare loro la gola (siamo pur sempre cristiani, una cultura superiore!). E per zittire quelle che Silvio chiama le “belle figliole” è sufficiente coprirle di regali. Comprando così il loro silenzio, e trasformandole in nostre complici.


Se poi si sognassero di ribellarsi a tutto questo, sarà un gioco da bambini sputtanarle rivelando (come direbbe Feltri), che sono delle “veline ingrate”.

E se tutto questo è successo a Veronica Lario (che è la moglie dell’Imperatore), capiterà a maggior ragione alle varie damigelle e cortigiane .

... Questi meccanismi arcaici e crudeli sono stati egregiamente descritti dalla escort Patrizia D’Addario. E si ritrovano anche nelle interviste alla ‘teste omega’ Stefania Ariosto (qui sotto).

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Dall’intervista a Stefania Ariosto
(di Jolanda Bufalini, per “L’Unità”)

Un sorriso si insinua fra le parole, quando Stefania Ariosto guarda indietro ai segni premonitori: «In quei pranzi io ero l’unica un po’ ribelle. Mi definivano pericolosa. E poi stranamente, davvero lo sono diventata… Io non sono mai stata Berlusconiana, ero un po’ critica ma solo con il mio compagno. Per il resto stavo zitta…».

Lei ha frequentato per anni quel mondo, che ricordi ha? «Era un ambiente rigorosamente familiare. Alle donne non era consentito argomentare di alcunché. D’altra parte loro parlavano di affari, di cause, di Mondadori... Che avremmo potuto dire noi? Veronica, donna adorabile, era mitissima. Non parlava mai, zitta, muta.
[…] Andai anche a villa Certosa, in posizione bellissima ma mi sembrò una casa troppo grande. Erano cene noiose, bisognava aspettare che Berlusconi si alzasse per fare il giro del lungo tavolo con i doni che sceglieva personalmente. Ho avuto un filo di perle, una spilla. Ma io portavo sempre un dono a Veronica. Non accettavo quell’elargizione che aveva il sapore di una sottomissione senza ricambiare.
[…] Sono convinta che Berlusconi sia stato più generoso di quel che è apparso. Perché lui è generoso ma è una forma di potere».

Cosa fa ora, a Como? «Ho preso una seconda laurea in legge, cerco di fare l’avvocato. Ma, per una che ha denunciato un giudice non è una cosa facile».
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A questo post va collegato quello su Dino Boffo 'santo subito', quello su Berluska torero di cartapesta, quello sull'allarme omofobia, quello sull'effetto emulazione.
Inoltre: quello sul 'metodo Svastichella', quello sul
'Va Pensiero' di Bossi
, e quello sull'ora di religione.
Tutte queste scoreggine (e altre ancora), sono su N.tuttoL'ANNO, su N.ogniDI', e su F.& FASTIDI.

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