martedì 20 gennaio 2015

IO SONO IO

Il "politicamente corretto" è un dovere. Sempre e comunque. La satira può avere i suoi linguaggi (più disinvolti), ma non è infallibile e dunque è criticabile quanto un qualsiasi articolo di giornale.
... Peraltro: con l'ironia si possono veicolare anche messaggi falsi o pericolosi (i nazisti, con la scusa della satira, disegnavano gli ebrei col naso adunco). E dunque: prima di toccare la Madonna o Maometto, la nostra satira dovrebbe pensarci bene. Perché parliamo di figure che non conosciamo precisamente se non attraverso la lettura (molto personale), che ciascuno si è voluto dare. E dunque queste figure rappresentano qualcosa che non abbiamo il diritto di deridere, se non siamo proprio sicuri di aver capito quanto è realmente in ballo!

Noi pure eravamo dei barbari. Solo dopo tante crociate, tanti roghi, e tante stragi, abbiamo cominciato - con fatica - ad accettare che si possa ridere sulla nostra fede. E adesso, con fatica, ammettiamo perfino le barzellette su Gesù. Ma ovviamente questo non ci da il diritto di sghignazzare sulle fedi altrui (almeno si abbia pazienza, e si consenta anche agli altri di fare quel percorso che pure per molti di noi è stato faticoso!) .
… Che poi: magari aveva ragione la Santanché quando disse che Maometto aveva sposato una bambina (e dunque era, disse quella, solo un ped***lo). Ma lei, che ha appoggiato la guerra in Iraq (dove sono stati massacrati tanti bambini islamici), deve solo stare zitta.

Anche perché Maometto, se fosse realmente esistito e se fossero vere certe insinuazioni su di lui, appartiene comunque ad altre epoche. E oggi viene spiegato e re-interpretato in mille modi.
... Quanto alla Santanché, invece, sappiamo con certezza che le porcherie della destra pseudo-kattolica le ha appoggiate tutte. Pubblicamente, senza se e senza ma. E non c’è interpretazione che la possa assolvere dalle porcherie di cui si è resa complice. Inoltre: deve mettersi in testa che il terrorismo e lo stragismo non appartiene solo agli altri: i terroristi cristiani (alla maniera di Breivik) esistono ancora, e fanno anche più morti di quelli che in questi giorni ci hanno fatto tanta impressione.



I
l video del Gesù che canta sguaiatamente "I Will Survive" (inno delle femministe, ma anche dei gay), ha fatto sorridere molta gente. Quel Gesù sculettante, che finiva addirittura sotto un camion, era molto volgare e provocatorio nei confronti di chi si professasse cristiano. D’altra parte, oggi, anche la vecchina più bigotta, di fronte a quella scenetta, non perderebbe neppure tempo a protestare: semplicemente si volterebbe dall’altra parte con aria rassegnata e un po’ schifata.
… Ma, ecco, quando ci scandalizziamo per certo fondamentalismo islamico, dobbiamo ricordare che noi abbiamo conquistato questa sicurezza e questa tolleranza solo dopo aver fatto scorrere molto sangue. Infatti, se 100 anni fa un cattolico avesse preso in giro il Cristo con certi discorsi, avrebbe fatto una brutta fine (in realtà bastava anche molto meno: un tempo una ragazza poteva avere la vita rovinata anche solo perché rimaneva incinta senza essere sposata!).

Se Dio esiste realmente, si può supporre che sia superiore a qualunque vignetta o video che lo prende in giro. E magari lui per primo ci ride sopra. Il punto è che l’attualità (considerato il continuo confronto con altre religioni e culture) ci presenta molte buone opportunità ma anche molte angoscianti incognite). E dunque sarebbe forse il caso di non aggiungere provocazione a provocazione. Come dire: un po' di prudenza non guasterebbe!
… Naturalmente non ci si può stupire se qualche pazzoide neo convertito all'Islam progetta qualche strage: noi presunti cristiani sappiamo fare altrettanto (Breivik lo ha dimostrato). E non ci si può stupire se alcuni sedicenti islamici si sentono in guerra contro di noi: molti sedicenti cristiani (gli stessi che oggi dicono "io sono Charlie"), fino a ieri sputavano sulla satira e andavano a fare le guerre in Iraq dove ammazzavano tanti bambini innocenti.

Insomma, certe vignette contro l'Islam sono assolutamente fuori luogo (visto che i musulmani non hanno potuto fare il percorso che noi abbiamo già fatto), e fra l'altro non fanno manco ridere. Certe vignette seminano solo tanto inutile e pericoloso odio. Naturalmente resta pacifico che chi uccide è un criminale, ma in ogni caso l'ipocrisia di questi giorni è insopportabile, e quelli che ieri criticavano "Charlie Hebdo" sono gli stessi che oggi si fingono loro estimatori.
… Pertanto, è un idiota chi ha disegnato Maometto nudo e con gli attributi al vento. Ed è insensato provocare i musulmani offendendo una religione che non ci appartiene.

Quelli che difendono il crocefisso e il presepe, dovrebbero come minimo provare fastidio di fronte alla vignetta, pubblicata sul Charlie Hebdo, della Trinità che “faceva il trenino” (nel senso che nel disegno si vedevano le tre Persone che si inchiappettavano tra di loro). Ma dovrebbero inorridire anche di fronte alla vignetta di Maometto nudo e crudo. Perché quelle a vignetta offendeva anche troppe persone che amano la pace e la convivenza.
… In ogni caso io non sono Charlie. Io sono io, e basta. I miei eroi sono quelli che hanno cercato di salvare delle vite. Come quel Bathily (il commesso musulmano che ha salvato alcuni ebrei chiudendoli nella cella frigorifera). 

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