venerdì 28 dicembre 2018

CONTRADDIZIONE

Una grossa parte del Paese ha ormai perso la testa. Ci credo, perché la testa (che dovrebbe stare ben attaccata al collo), è - in tutti i sensi - nel pallone.
... Nel pallone, sì, perché è nel calcio - prima e più ancora che in politica - che il bullismo e l'ignoranza (degli ultras e dei loro compagni di merende), la fanno da padroni. E i risultati sono sotto gli occhi di tutti anche in questi giorni.

Michele Serra, su Repubblica, ha segnalato una recente "inedita e sorprendente contraddizione".
... Ed è precisamente quella di un: "ministro di Polizia che fraternizza con gli ultras della sua squadra". E che lo fa, probabilmente, perché "in quella curva, tra quei giovani maschi dai modi spicci, c'è una fetta sicuramente consistente del suo elettorato".

TU KIAMALE EMOZIONI

Lo si sappia, l'ostrica "naturale" bretone è un "presidio di Slow Food". Lo ha spiegato Carlo Petrini su Repubblica (di giovedì 27-12-'18).
... E ci ha raccontato che in Francia, in un allevamento di ostriche, ci sta un certo Jean Noel Yvon (vero "giardiniere del mare", assicura), che riferendosi a questi prelibati molluschi che son le ostriche, avrebbe dichiarato: "Vivono in mare e le accudiamo una a una come se fossero dei figli".

Pur di suggerire un contenuto intellettuale alla sua trasferta sulla costa bretone, Carlo Petrini ha terminato l'articolo sottolineando il problema delle microplastiche.
... E anche Jean - riferisce Petrini - è preoccupato per la cosa. Infatti ha spiegato che "è fondamentale dare vita a un osservatorio che vada a fondo sulla questione, la trasparenza è tutto".

Petrini si dilunga molto su questi argomenti. E' fatto così questo snob che s'atteggia a filosofo, che ama baloccarsi con 'ste menate. Per non parlare di quando racconta continuamente 
la favola bella - quanto falsa - del meraviglioso tempo che fu (come no!).
... Lo ha fatto anche tre settimane fa (Repubblica di giovedì 6-12-'18),  quando ha 
spiegato che all'epoca - "la pubblicità trasmetteva contenuti ed emozioni".

L'evidente sciocchezza in quel caso gli è servita per poi parlarci di un certo Riccardo, che ha messo su un locale dove "più che portare i piatti ordinati lui li racconta" . Riuscendo, costui, a "trasmettere la fatica e la gioia di chi ha contribuito con le materie prime a donare quella pietanza".
... Naturalmente il Carlino ha precisato come e dove possiamo trovare questo locale. E non si dica, per carità, che questi sono "consigli per gli acquisti". Per carità, queste preziose indicazioni sono come il Carosello dei bei tempi andati (ovvero, come spiegato sopra, sono informazioni che ci regalano "contenuti ed emozioni").


 

martedì 25 dicembre 2018

L'ODIO NEL PIATTO


E’ mezzogiorno, è il 22 dicembre (dunque Natale è alle porte), e Matteo Salvini cosa ti fa? Ovvio, non potendo menarla ancora col presepe, pubblica su facebook la foto di quel che sta mangiando.
… Oltre alle faccine gaudenti, ecco come descrive la pietanza:
Oggi a pranzo mi tratto bene: tortellini freschi emiliani e ragù con la salsiccia, con un boccale di birra. Sperando che qualche giornalista o qualche professorone di sinistra non si offendano”.

Proprio così. Il vice-premier non solo ci illumina sui suoi pasti (ormai è un vizio, e bisogna farsene una qualche ragione), ma mentre si ingozza continua ad inventare complotti ai suoi danni.
… E i suoi visitatori, a questo punto, che fanno? Mio Dio, invece di consigliargli un tranquillante, gli rinfacciano il congiuntivo oppure gli spiegano che i tortellini vanno gustati nel brodo! T’è capì come siam messi?

E’ per questo che, di fronte allo scempio, mi sono sentito obbligato a dire la mia.
… Con un commento che iniziava così: "
Ci credo che l'Italia rischia di andare a fondo! Per dire, in questi commenti alla foto del post, invece di controllare i congiuntivi (e invece di fare gli isterici spiegando come si mangiano i tortellini), bisognava andare al nocciolo del problema. Intanto tranquillizzando il Capitan Matteo, e spiegandogli (anche se lui lo sa molto bene, ma preferisce fare il finto tonto), che i giornalisti e la sinistra in generale non hanno pregiudizi per tortellini, salsicce, e birra".

Subito dopo, ho voluto fare qualche ipotesi: "Può essere, invece, che qualcuno di questi "giornalisti e professoroni di sinistra" abbia l'allergia (comprensibile n'è vero), per i bulli, per i cialtroni, per i furboni che fanno i kazzari e i pagliacci su internet. Ovvero, può essere che qualcuno di questi cosiddetti 'radical-chic' abbia qualche (giustificata) allergia per tutti quelli che invece di parlare come mangiano, mangiano come parlano (cioè mangiano odiando, ruttando, scatarrando, sputando rabbia e veleno sui giornalisti e sui professoroni di sinistra)".

E concludevo il mio sfogo con questi consigli: "Morale: rilassatevi, voi tutti che accusate Salvini per il suo disinvolto abuso della lingua italiana. E rilassatevi voi tutti che gli insegnate come vanno pappati i tortellini. Infine, rilassati anche tu, caro il mio Matteo Salvini (ministro della Paura e dell'odio). E' Natale, puoi condire il piatto come ti pare e piace. Ma non accompagnarlo con false accuse e insulse polemiche, altrimenti il Bambinello che hai messo nel presepe piange e si dispera. Lo dico anche per il tuo bene. Perché, vedi, se ti ingozzi sempre con quella rabbia bestiale da bullo di periferia, prima o poi il mangiare ti andrà di traverso!".