giovedì 14 febbraio 2019

ASOLANDO


Se voglio iniziare la giornata immerso nella bellezza, vado a prendere il caffè ad Asolo (Treviso).  Ormai la città dei “cento orizzonti” la sento un po’ anche casa mia, e mi è insopportabile – a 15 metri dal Municipio – trovare una vetrina che in modo meschino butta il sacro col profano. Per poi, di straforo, evocare con insistenza una ideologia criminale.
I
ncredibile, sono le otto del mattino (di mercoledì 13-2-2019) e dietro al vetro spunta un tricolore (e fin qui va tutto bene). Ma accanto alla patriottica bandiera c'è un alberello di Natale ancora intatto e con le lucine accese (siamo in pieno febbraio, e qui la storia comincia a farsi strana). E la porcata arriva adesso, perché più in la ancora scorgo una bottiglia di Merlot, con appiccicata alla meglio una immagine inquietante. Poi un busto del Duce, alcune frasi del Ventennio, una foto di Mussolini col braccio teso. E altra miserabile paccottiglia.
N
on ammetto che proprio quelli che giustificano queste porcherie (i fascisti "neri"), vogliano sciogliere l’Anpi (piena di fascisti "rossi"). E riconosco che i pochi partigiani (veri) ancora tra di noi, vengono umiliati da quattro partigiani (ma fasulli) che non hanno mai visto la guerra (casomai conoscono e praticano la guerriglia col passamontagna).
... Alludo ai troppi cialtroni che ieri sputavano sul
“dittatore” Renzi,  ma ancora oggi rimpiangono il boia Fide (negando le foibe e magari tifando per il tiranno Maduro).

       Natale Pellizzer