domenica 25 novembre 2018

SLOW BARCELLONA

😄 Si segnala che Carlo Petrini, Gran Filosofo della Pignatta, su Repubblica (giovedì 22-11-2018), ha sprecato una pagina del quotidiano per sostenere, intanto, che "Barcellona è una delle mete gastronomiche più importanti del mondo".
... Partendo da questa Verità di Fede, poi, ha raccontato la storia di due giovani romagnoli che sono andati lì a fare i ristoratori (più che altro aprendo locali per vegetariani, vegani, snobberie varie ed eventuali).

😥 In quel di Barcellona, assicura Petrini, i due coraggiosi hanno dato "concretezza" alle idee e ai valori "che sono gli stessi di Slow Food", (e fin qui siamo alla narrazione glamour).
... Solo a fine sviolinata, l'articolo si è chiuso pubblicando foto, indirizzi, nomi dei gestori del locale (che saranno sicuramente riconoscenti per la pubblicità). D'altra parte, l'intento dell'iniziativa era già nel titolo: "Prodotti freschi, nessuno spreco", (e qui, invece, siamo alla solita, banalissima reclàme).

⋄ Altri post sull'argomento CLICCANDO QUI

♪♫ Barcellona ♬♩ 

domenica 18 novembre 2018

PERSONE

Antonio Polito, sul Corriere, ha rimproverato Matteo Renzi. Per avere quest'ultimo pubblicato le foto di una sua nipote (Maria, che ha la sindrome di Down).
... E Renzi gli ha risposto, come si deve. Ricordando, tanto per cominciare, che sotto la sua presidenza "due ragazzi con sindrome di Down sono entrati nella Polizia provinciale".

Renzi, poi, ha fatto notare che "se la politica si vergogna di mostrare i volti delle persone con sindrome di Down, vince lo squallore ben rappresentato da Rocco Casalino". E ha sottolineato che Maria "lo aiuta" a difendere i tanti cittadini con sindrome di Down che vengono derisi o messi all'angolo da frasi "come quelle che ha detto Casalino, per intenderci".
... Infine, nel finale della lettera al Corriere, Renzi ha chiuso così: "Ecco, io mi vergogno del video di Casalino, non delle foto di mia nipote".

martedì 13 novembre 2018

LE PRIORITA' DEL BULLO

Scrive Chiara Saraceno, su Repubblica, che il "governo a trazione leghista" è "maschile nella composizione e maschilista nei programmi".
... E fa subito un esempio, quando osserva che "Non a caso uno dei primi atti di Salvini come responsabile degli uffici anagrafici non è stato quello di favorire l'assunzione del cognome della madre insieme a quello del padre (come ha stabilito una sentenza della Corte Costituzionale cui non è ancora stata data piena attuazione), bensì quello di impedire alle anagrafi comunali di riconoscere che si possono avere legalmente, come pure succede, due madri e due padri".