… Pensiero stupendo di Nicola Porro, che sul quotidiano “Il Giornale” ha commentato questa isterica tendenza.
Dall’articolo “Che follia se la politica insegue Twitter”
La sinistra è passata dalla dittatura del proletariato a quella dei follower… Abbiamo sostituito la “gente”, il “popolo”, le “piazze” con Twitter […].
I numerosi gradassi dei social network sono simili a quegli automobilisti incazzosi che vi insultano da lontano. Sono tutti leoni quando sono protetti e chiusi al calduccio dell'involucro di metallo e vetro: un tempo facevano gestacci, oggi urlano e insultano. E anche la rete dà quella tiepida e vigliacca sensazione di poter insultare liberamente un terzo con la certezza di non guardarlo mai dritto negli occhi, senza alcuna possibilità di replica […].
«Ma avete visto cosa scrivono su Twitter?» diceva un parlamentare di peso nei giorni scorsi in occasione del tentativo Marini. Sono forse suoi iscritti, o elettori? No, solo follower che sono lì, in alcuni casi, proprio per condizionarlo senza pagare alcun prezzo di iscrizione al club. Non sono uomini in carne e ossa: sono Avatar di un mondo perfetto in cui non esiste un second best, ma solo l'ottimo. Alcune volte sono perfetti idioti che spiegano a Bersani come Marini sia un vecchio arnese della politica, mentre Prodi o Rodotà siano due volti nuovi…
1 commento:
a ma non sono solo io che trovo la cosa alquanto comica..per non dire tragica...
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