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martedì 29 luglio 2008
L'intervista-choc di Rocco Siffredi
Rocco Siffredi si è voluto confessare. Lo ha fatto sul settimanale ‘Chi’.
Intervistato da Azzurra Della Penna, ha buttato in piazza tutte le sue superdotate emozioni.
Ha dichiarato di essere sempre stato psicologicamente fedele alla sua moglie Ròzsa. Anche se dal punto di vista fisico (a causa della sua meritoria attività), ha dovuto prendersi -diciamo- qualche licenza.
Nell’intervista ha spiegato le sue curiose fantasie sessuali, che sarebbero una specie di deformazione professionale.
E così ne abbiamo sentito delle belle.
Intanto pare di capire che con lui non ha molta speranza la Carfagna (per il porno attore sarebbe una scelta troppo ‘banale’ e ‘perfettina’). Qualche chance, invece, per la Bindi (ma solo come pratica estrema!).
Ottima la Brambilla e la Gruber (che sono anche rosse di capelli). In buonissima posizione anche la Pivetti (soprattutto quando si rapa a zero!).
Ma il massimo è la Daniela Santanchè: Rocco dice che se la farebbe ‘senza tanti complimenti’.
… Sarebbe un’opera di beneficenza, considerando che in questo momento l’ex deputata rischia di fare le ragnatele!
Nella stessa intervista (come si conviene, e come si usa da qualche tempo), Siffredi si è sforzato di atteggiarsi a gay-friendly.
E lo ha fatto raccontando di quella volta che ha baciato un uomo: “Ho visto un ragazzo al bar che rideva, un bel tipo, un gay così simpatico… Ho detto a un assistente di chiedergli se era disposto a baciarmi e, temendo dicesse di no, l’ho quasi corteggiato… È stato bellissimo. Sa che cosa penso riguardo alle inclinazioni sessuali? Che il mondo non si divide in gay ed etero, ma in quelli che scelgono fra la felicità e l’infelicità. Siamo tutti gay e latin lover, la questione è su ciò che uno preferisce. Io preferisco le donne...”.
Il finale è una botta di umiltà. Quando -parlando del fratello Giorgio- ha concluso il suo esame di coscienza così: “Ho scoperto che da trent’anni fa l’amore ogni notte (due volte) con la stessa donna: sua moglie. Ecco, per me è lui l’eroe. E io, invece, Rocco Siffredi, non sono poi così speciale”.
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