Quelli che credono alle teorie complottistiche, quelli che le amano e contribuiscono a
diffonderle, fanno molto comodo al Potere.
... Perché sono dietrologie ridicole che aiutano a distrarre
l'opinione pubblica con storielle insulse che non reggono ad una seria
analisi (e dunque quelle bufale non possono che rincretinire ulteriormente le teste
calde, ovvero quelle potenzialmente più pericolose per chi vuole
continuare nei suoi intrallazzi!).
Tutti hanno una zia Rinetta che si
lamenta dei "politici tutti ladri". E tutti sanno che lei parla così perché di politica non ci capisce una mazza (e magari, poverina, pensa di far
bella figura ripetendo a pappagallo quel che sente dire quando va al
mercato a comprare il pesce). Però, è avvilente scoprire che anche tanta
gente istruita ama fare "di ogni erba un fascio", e preferisce credere a
qualcuna delle tante teorie complottistiche (alla congiura degli "Illuminati", del gruppo
Bilderberg, dei sionisti, eccetera).
... E si capisce: se risolvere un
problema è difficile, è molto più semplice arrendersi immaginando che dietro a
tutto ci sia una entità oscura, invisibile, e immaginaria!
Umberto Eco,
sul settimanale "L'Espresso", ha ricordato che all'origine di questo comportamento, spesso, ci sono due diversi tipi di paranoia: la
paranoia psichiatrica, e la paranoia sociale. Per cui «Il paranoico
psichiatrico vede il mondo intero che complotta contro di lui, mentre il
paranoico sociale ritiene che la persecuzione da parte di poteri
occulti sia volta contro il proprio gruppo, la propria nazione, la
propria religione».
... E chissà quanta gente riconosciamo adesso come
appartenenti ad una di questi due tipologie di matti!
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