La Sicilia ce lo ha insegnato: astenersi dal votare non è
(sempre), sbagliato.
Anzi, alle urne sarebbe cosa buona e giusta se ci andasse solo chi ne è degno (chi sa di cosa si sta parlando, chi alla democrazia ci crede veramente, e non chi la democrazia la sfrutta: magari per fare voto di scambio, voto di clan, o voto alla ca**o di cane!).
... Proprio così. A votare non ci dovrebbe andare il popolo bue. Ma solo le persone che hanno una coscienza, e mai quelle che ascoltano le chiacchiere da bar (o le indicazioni dell'amico, della morosa, del prete, del comico, o - peggio - del boss!).
Pare che in Sicilia, stavolta, i mafiosi non abbiano votato.
E allora ci credo che abbia potuto vincere - nonostante tutto - uno come Crocetta (che è diventato famoso per la sua lotta contro la mafia!).
... E infatti il settimanale "L'Espresso" scrive fra l'altro : «Per far comprendere meglio ciò che è accaduto in Sicilia basta dire che su 7050 detenuti hanno votato solo in 46: si tratta di carcerati comuni e non di mafia. All'istituto di pena di Pagliarelli a Palermo dove si trovano rinchiusi i mafiosi, su 1300 detenuti solo uno si è presentato al seggio elettorale. Stesso identico atteggiamento a Catania, Agrigento e Caltanisetta. Uno scenario che ribalta, anzi trasforma ciò che in passato è stato fatto proprio dai detenuti che facevano la fila in carcere per votare il proprio candidato che in gran parte dei casi risultava essere quasi sempre lo stesso o dello stesso partito. Forse adesso i mafiosi sono rimasti a guardare...».
Anzi, alle urne sarebbe cosa buona e giusta se ci andasse solo chi ne è degno (chi sa di cosa si sta parlando, chi alla democrazia ci crede veramente, e non chi la democrazia la sfrutta: magari per fare voto di scambio, voto di clan, o voto alla ca**o di cane!).
... Proprio così. A votare non ci dovrebbe andare il popolo bue. Ma solo le persone che hanno una coscienza, e mai quelle che ascoltano le chiacchiere da bar (o le indicazioni dell'amico, della morosa, del prete, del comico, o - peggio - del boss!).
Pare che in Sicilia, stavolta, i mafiosi non abbiano votato.
E allora ci credo che abbia potuto vincere - nonostante tutto - uno come Crocetta (che è diventato famoso per la sua lotta contro la mafia!).
... E infatti il settimanale "L'Espresso" scrive fra l'altro : «Per far comprendere meglio ciò che è accaduto in Sicilia basta dire che su 7050 detenuti hanno votato solo in 46: si tratta di carcerati comuni e non di mafia. All'istituto di pena di Pagliarelli a Palermo dove si trovano rinchiusi i mafiosi, su 1300 detenuti solo uno si è presentato al seggio elettorale. Stesso identico atteggiamento a Catania, Agrigento e Caltanisetta. Uno scenario che ribalta, anzi trasforma ciò che in passato è stato fatto proprio dai detenuti che facevano la fila in carcere per votare il proprio candidato che in gran parte dei casi risultava essere quasi sempre lo stesso o dello stesso partito. Forse adesso i mafiosi sono rimasti a guardare...».
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