Sono il tuo fastidioso dirimpettaio. Questo è il mio blog-ripostiglio, qui infilo tutto quello che non trova spazio altrove. Quando non ci sono vuol dire che sono andato a cambiare l'aria negli altri miei blog. Intanto voi entrate pure, e fate come se foste a casa vostra. Solo una raccomandazione: dopo chiudete per bene la porta. Grazie.
lunedì 7 ottobre 2013
L'AUTARCHIA DEL "VALLE"
Domanda: ma è vero che dall’occupazione del Teatro Valle in poi (adesso pure con la "benedizione" del pensionato d’oro Stefano Rodotà), in quello spazio autarchico tutto è stato fatto senza documenti, permessi, controlli, assicurazioni, vigili del fuoco che controllino la situazione, pagamenti e quant’altro?
Inoltre: è vero che i biglietti per gli spettacoli sono a “prezzo politico” perché, accidenti, i danni provocati dagli occupanti (e dall'usura del tempo), li paga lo Stato? Cioé Pantalone? Cioè tutti noi che magari a teatro non andiamo mai?
… Insomma, morale del discorso (anzi, morale della domanda): quanto ci costa il Valle okkupato?
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