Berlusconi vorrebbe dar lezioni di stile a tutti. E vorrebbe farci credere che le sue festicciole sono sempre state molto corrette ed eleganti.
... Come no, e infatti il quotidiano "La Repubblica" ha pubblicato le testimonianze di due ragazze (Ambra e Chiara), che hanno partecipato ad uno di questi raffinati ed eleganti bunga-bunga. Rimanendone, dicono loro, scioccate.
Ecco il racconto di Chiara, che descrive le eleganti serate chez Silviuccio caro: «Dopo l´ennesima barzelletta oscena, Berlusconi fa portare una statuetta. É uno specie di guscio. Dal guscio esce un omino con un pene grosso. La statuetta ha dimensioni di una bottiglietta d´acqua da mezzo litro. Il pene è visibilmente sproporzionato. Berlusconi fa girare la statuetta tra le ragazze. E chiede loro di baciarne il pene. Le ragazze cominciano a far girare la statuetta. Ne baciano il pene e simulano un rapporto orale. O se lo avvicinano ai seni scoperti. Tutti ridono...».
Ai bunga-bunga chez Silvio partecipava spesso Emilio Fede. Il direttore di Rete4 c'era anche alla cena con Ambra e Chiara. E pare di capire che Fede e Berlusconi avevano già stabilito che una spettava al primo, mentre l'altra sarebbe toccata al secondo (l'Emilio a Silvio: "Tu mangia nel piatto tuo che io mangio nel mio").
... Ecco come ha commentato tutto questo (su "L'Unità"), Lidia Ravera: «La scena si anima di una luce fatalmente obbiettiva. Materiale. Si vedono tette e piatti, sederi e forchette, arredamenti. Si sentono risate e canzoni, cicaleccio, sguaiataggini. E quella frase, "Tu mangia nel piatto tuo che io mangio nel mio", pronunciata da Emilio Fede, sintetizza sapientemente il clima, la cultura di riferimento, la povertà sensuale e mentale. Ambra e Chiara non sono, per l’inclito direttore del TG4, due persone appena sgusciate fuori dall’infanzia, da rispettare, nutrire e, eventualmente, educare. Sono spezzatino di vitella, polpettine odorose, culatelli da affettare . Sentendosi pietanze e non commensali, le due se ne sono andate. Prima buona notizia. La seconda sarebbero le dimissioni del cannibale».
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