Questi treni pieni di controllori komunisti
(... che tartassano i poveri e laboriosi leghisti)
SCENA N°1)
Bella questa: siamo nel mitico nord-est, nel Veneto della Lega che ciancia su Roma ladrona (salvo difendere gli splafonatori del latte).
... Siamo a Palazzo Ferro Fini, dove Santino Bozza (consigliere regionale della Lega), si è lamentato perché -avendo esibito un biglietto non obliterato- è stato multato da Trenitalia.
SCENA N°2)
Santino ha spiegato che lui con i controllori è stato gentile e premuroso. Che non ha cercato di sfruttare il fatto di appartenere alla casta politica. Ma che i controllori sono stati ugualmente “fetenti”.
... E ha aggiunto che “quando si presenta l’occasione non capiscono più niente… hanno la percentuale sulla multa”.
SCENA N°3)
Ebbene, in questo momento lo sfogo del povero Santino è appena finito. Ed ecco che si alza Franco Bonfante, del Partito Democratico, che gli chiede a bruciapelo: “Ma è vero che ha chiesto al controllore se era comunista?”.
… E a questo punto il leghista, sempre gentilmente, sempre senza scomporsi, senza fare una piega, come fosse una cosa normale, ammette candidamente : “Si, gliel’ho chiesto”.
Nessun commento:
Posta un commento