Da un articolo di Antonio Polito (per “Il riformista”)
“Quando Pertini firmò il primo decreto salva-Silvio”
Era il 20 ottobre del 1984, e Craxì tornò di corsa da Londra per vararlo in gran fretta, dopo che tre pretori di assalto avevano oscurato le tre reti televisive del Cavaliere […]. “Quando Pertini firmò il primo decreto salva-Silvio”
… Se ricordo queste vicende non è certo per sostenere che Pertini non fosse un buon presidente, o non fosse una personalità di assoluta indipendenza e fiera di esserlo, o non conoscesse e amasse la Costituzione. Anzi, la rispettò anche in quella circostanza.
Lo ricordo perché nel leggere le cronache dell'epoca non mi sono mai imbattuto in una campagna politica o mediatica tesa a ottenere che Pertini non firmasse. Il Capo dello Stato non fu affatto tra i protagonisti politici di quella vicenda politicamente così drammatica e decisiva. E non lo fu perché non lo doveva essere.
Invece, ai tempi nostri, Napolitano è costantemente sotto la pressione di chi pretende che firmi o che non firmi, decreti del governo e anche leggi del parlamento, per ragioni politiche [...].
... Ma bisogna anche domandarsi perché oggi si chieda a Napolitano ciò che neanche lontanamente si sarebbe chiesto ieri a un Pertini. Poiché i poteri del presidente della Repubblica non sono cambiati, né è cambiata l'autorevolezza e l'indipendenza degli uomini chiamati a ricoprire quella magistratura, bisogna dedurne che ciò che è cambiato è tutto il resto.
È cambiato cioè il regime parlamentare, perché i poteri dell'esecutivo combinati con il ricorso costante alla decretazione d'urgenza e al voto di fiducia e con la nomina invece che l'elezione dei parlamentari, lo stanno trasformando sempre più in un presidenzialismo strisciante costruito sulla figura di Berlusconi, cui una parte dell'opposizione non sa contrapporre altro che la pressione su Napolitano perché lui costruisca su se stesso un presidenzialismo altrettanto strisciante ma contrapposto a quello di Berlusconi…
2 commenti:
cerchiobottista, ribadisco.
napolitano è stato fascista fino alla fine del 1945, poi è saltato sul carro dei vincitori, a dicembre del 1945... gli conveniva.
tu sei guale.
a napolitano intendo.
Rossana.
Si dice che anche il premio Nobel Dario Fo (che i grillini volevano far santo), sia stato un fascista, da giovane. Francamente, trovo che sia importante ascoltare tutto e tutti. Poi, naturalmente, uno decide se deve considerare quel che ha sentito un fatto storico, un pettegolezzo, o una cosa a cui comunque non dare importanza.
... Io uguale a Napolitano? Capperi, non aspiravo a tanto.
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